Tesla ha recentemente deciso di interrompere bruscamente il suo ambizioso progetto di supercomputer, Dojo, destinato a potenziare la guida autonoma e il robot umanoide Optimus. Questa mossa segna un significativo cambiamento nella strategia dell’azienda, che ora punta a collaborare con partner esterni per le sue esigenze di intelligenza artificiale.
Dojo era stato concepito come un supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di dati video provenienti dai veicoli Tesla, con l’obiettivo di addestrare modelli di intelligenza artificiale per la guida autonoma. Il cuore del progetto era rappresentato dal chip D1, sviluppato internamente, che avrebbe dovuto garantire prestazioni superiori rispetto alle soluzioni esistenti. Tuttavia, nonostante gli sforzi e gli investimenti, il progetto ha incontrato diverse difficoltà tecniche e organizzative.
Uno degli ostacoli principali è stata la continua instabilità nella leadership del progetto. Dopo l’uscita di Ganesh Venkataramanan nel 2023, il team è stato guidato da Peter Bannon, il quale ha recentemente lasciato Tesla. Inoltre, circa 20 ingegneri chiave hanno abbandonato l’azienda per fondare DensityAI, una startup che mira a sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale per il settore automobilistico. Questi eventi hanno indebolito ulteriormente la capacità di Tesla di portare a termine il progetto Dojo.
Di fronte a queste sfide, Elon Musk ha deciso di abbandonare Dojo e di concentrarsi su soluzioni più pragmatiche. Tesla ha siglato un accordo con Samsung per la fornitura di chip AI6, destinati a supportare sia l’inferenza che l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Inoltre, l’azienda prevede di collaborare con Nvidia e AMD per le sue esigenze computazionali, riducendo così la dipendenza dallo sviluppo interno di hardware.
Questo cambiamento strategico potrebbe avere diverse implicazioni per Tesla. Da un lato, l’azienda potrebbe beneficiare dell’accesso a tecnologie avanzate sviluppate da leader del settore come Samsung, Nvidia e AMD. Dall’altro, potrebbe perdere il controllo diretto sulle sue infrastrutture di intelligenza artificiale, affidandosi a terzi per componenti critici. La sfida per Tesla sarà trovare un equilibrio tra l’innovazione interna e le collaborazioni esterne, per mantenere la sua posizione di leadership nel settore automobilistico e tecnologico.