Immagine AI

Il gigante dei social media, Meta, sta attraversando una fase di trasformazione radicale, segnalata da un annuncio chiave del suo CEO, Mark Zuckerberg, che ha delineato una strategia futura inequivocabile: l’introduzione massiccia di contenuti basati sull’intelligenza artificiale (IA) all’interno dei feed. Questo orientamento non solo rafforza il ruolo dell’IA come pilastro tecnologico della piattaforma, ma segna un potenziale spartiacque nell’evoluzione stessa dei social media.

Durante una conferenza con gli analisti finanziari per annunciare i risultati del terzo trimestre, Zuckerberg ha spiegato che l’integrazione profonda dell’IA nel sistema avrà una duplice funzione: in primo luogo, semplificherà in modo significativo il processo di creazione e modifica dei contenuti per gli utenti; in secondo luogo, aggiungerà una vasta quantità di nuovi contenuti generativi al sistema di raccomandazione di Meta. Il CEO ha ripercorso le due grandi ere dei social media: il passaggio iniziale verso contenuti incentrati sugli account seguiti (amici e familiari) e l’espansione successiva ai contenuti incentrati sui creatori. Pur non definendo apertamente l’IA come la “terza era”, ha chiarito che essa sarà la forza motrice fondamentale del futuro, enfatizzando l’importanza crescente dei sistemi di raccomandazione in grado di comprendere e presentare agli utenti post pertinenti, inclusi quelli generati dall’intelligenza artificiale. Meta ha già iniziato questo percorso integrando strumenti di IA nelle sue app e sperimentando la condivisione di contenuti generati attraverso la sua app social dedicata all’IA, “Vibes”.

Tuttavia, questa ambizione comporta un impegno finanziario sbalorditivo. Nonostante Meta abbia annunciato un solido fatturato trimestrale di $51,24 miliardi, con un utile netto di $2,71 miliardi, le trattative after-hours hanno visto un calo dell’otto per cento del prezzo delle azioni. Questo nervosismo di Wall Street è scaturito dalla previsione di spese in conto capitale per l’anno a venire che superano le attese, posizionandosi tra i $70 e $72 miliardi, superando le previsioni precedenti per il 2025. L’espansione degli investimenti nell’infrastruttura di intelligenza artificiale è destinata a proseguire con un ritmo impressionante, con una spesa totale che, secondo le stime, raggiungerà almeno $600 miliardi entro il 2028.

Zuckerberg ha giustificato questo massiccio imprinting economico come una decisione strategica necessaria per mantenere la leadership del settore. Egli ha difeso la scelta di investire attivamente nelle infrastrutture di IA, sostenendo che, anche in presenza di una capacità potenziale in eccesso, esistono metodi per sfruttarla al meglio, sia rafforzando le attività principali di Meta, sia attraverso la potenziale vendita di tale capacità a terze parti. Nonostante queste rassicurazioni, il timore degli investitori riguarda la difficoltà di tradurre investimenti così onerosi in profitti a breve termine, alimentando l’ansia che ha portato al ribasso delle azioni.

Inoltre, il bilancio dell’azienda continua a essere appesantito dalle ingenti perdite della divisione dedicata al Metaverso, Reality Labs. Nonostante la divisione abbia registrato ricavi trimestrali per $470 milioni, ha subito una perdita operativa di $4,4 miliardi. Ciò porta le perdite accumulate del Metaverso a superare i $70 miliardi dalla fine del 2020. Nonostante queste cifre scoraggianti, la divisione sta portando avanti lo sviluppo di una nuova linea di visori VR e, in particolare, di occhiali intelligenti dotati di intelligenza artificiale. Quest’ultimo prodotto, in particolare, ha recentemente superato le aspettative in termini di domanda, contribuendo in parte alla crescita delle vendite. In questo contesto di ridefinizione, è evidente che Mark Zuckerberg stia orchestrando un meta-processo aziendale in cui l’Intelligenza Artificiale non è più solo un elemento marginale, ma il vero centro propulsore di ogni futura iniziativa, inclusa la stessa ambizione del Metaverso.

Di Fantasy