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Nel mercato del lavoro contemporaneo, sempre più complesso e dinamico, le piattaforme di recruiting stanno cercando soluzioni capaci di ridurre il divario tra i candidati e le opportunità disponibili. In questo scenario si inserisce l’annuncio di Wanted Lab, azienda specializzata in tecnologia applicata alle risorse umane, che ha presentato due nuovi agenti di intelligenza artificiale dedicati specificamente a chi è in cerca di lavoro. Questi nuovi strumenti, basati su modelli linguistici di grandi dimensioni, puntano a trasformare radicalmente il modo in cui le persone cercano un impiego e ottimizzano il proprio curriculum.

I due servizi — Position Search Agent e Resume Coaching Agent — sono stati progettati unendo l’immenso patrimonio di dati accumulato da Wanted Lab negli anni con la capacità degli LLM di comprendere linguaggio naturale, pubblicazioni lavorative e profili professionali. L’obiettivo è automatizzare le fasi più onerose e complesse della ricerca di lavoro, riducendo tempi e incertezze, e offrendo al candidato una guida precisa basata non su criteri statici ma sul proprio percorso personale.

Il primo strumento, Position Search Agent, rappresenta un vero salto rispetto ai tradizionali sistemi di ricerca: non ci sono più parole chiave, filtri rigidi o lunghe liste da scorrere. Al candidato basta parlare all’agente come se stesse conversando con un consulente umano, indicando requisiti, preferenze, necessità professionali. Una richiesta potrebbe suonare come “Trovami una posizione di marketing con sette anni di esperienza e possibilità di lavorare da remoto”, oppure “Dimmi quali ruoli potrebbero essere adatti al mio profilo”. L’agente interpreta il linguaggio naturale, analizza curriculum, competenze, storico lavorativo e ambiti di interesse, suggerendo ruoli pertinenti e talvolta sorprendenti. Wanted Lab sottolinea infatti come l’agente sia in grado di rilevare pattern e possibilità che il candidato potrebbe non aver mai considerato, aprendo scenari più ampi per la propria evoluzione professionale.

L’intelligenza artificiale elabora dati multipli: preferenze, aspirazioni, settori d’interesse, esperienze passate, competenze acquisite e persino precedenti domande di lavoro. L’obiettivo non è quello di limitarsi a proporre ruoli simili a quelli già ricoperti, ma di offrire un ventaglio più ampio e personalizzato, aiutando l’utente a esplorare possibilità nuove e aderenti al proprio percorso. Ne deriva un’esperienza che promette di ridurre drasticamente il tempo speso a navigare portali e filtrare offerte, restituendo al candidato la possibilità di concentrarsi sulla qualità delle candidature e sulla preparazione dei colloqui.

Il secondo strumento, Resume Coaching Agent, affronta un’altra difficoltà sempre più evidente nel mondo del recruiting digitale: la costruzione di un curriculum davvero efficace per la posizione desiderata. Questo agente analizza i CV di candidati che in passato hanno avuto successo in ruoli simili, studia le specifiche dei job posting e mette a confronto le esigenze dell’azienda con le caratteristiche del candidato. Da qui genera suggerimenti puntuali per migliorare la struttura e la narrazione del curriculum, concentrandosi su aree cruciali come la descrizione del percorso professionale, la presentazione dei progetti e l’inquadramento delle competenze chiave. Il valore aggiunto è evidente: il candidato non ottiene modifiche generiche, ma indicazioni modellate su ciò che ha già dimostrato di funzionare in quel settore, spesso supportate da esempi di CV ristrutturati che possono fungere da guida immediata.

Un altro elemento che aumenta l’impatto di questo strumento è la rapidità. Il candidato può applicare i suggerimenti con un solo clic, trasformando un processo che spesso richiede ore — quando non giorni — in un’operazione quasi istantanea. Anche chi ha meno dimestichezza con la scrittura professionale o con la costruzione di un CV strutturato può trarne vantaggio, accedendo a un livello di consulenza che fino a poco tempo fa era prerogativa di servizi specializzati e spesso costosi.

Hwang Ri-geon, CEO della piattaforma Wanted Lab, ha descritto questi agenti come un passo decisivo verso un ecosistema in cui l’intero processo di ricerca di lavoro diventa più fluido, più intuitivo e più accessibile. Secondo la sua visione, strumenti come questi non solo aumenteranno le possibilità di ottenere colloqui e migliorare il tasso di successo nelle candidature, ma apriranno anche nuove strade professionali per persone che magari non avrebbero mai preso in considerazione determinati ruoli.

L’obiettivo dichiarato dell’azienda è quello di continuare a espandere la gamma di agenti IA, includendo anche il coaching per i colloqui e la consulenza personalizzata sulla carriera. È una direzione che riflette una trasformazione più ampia nel settore HR tech: l’intelligenza artificiale non è più vista come un supporto marginale, ma come un partner attivo, capace di offrire un livello di personalizzazione e profondità finora difficilmente raggiungibile.

In un’epoca in cui mobilità professionale, reskilling e competenze emergenti stanno rivoluzionando il mercato del lavoro, strumenti come quelli presentati da Wanted Lab potrebbero diventare indispensabili. Per chi cerca lavoro, potrebbero rappresentare un modo nuovo e più consapevole di orientarsi; per le aziende, un’opportunità per incontrare candidati più preparati e coerenti con i propri bisogni. La ricerca del lavoro, spesso percepita come complessa, dispersiva e stressante, potrebbe così trasformarsi in un’esperienza più guidata, informata e potenzialmente più gratificante.

Di Fantasy