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Nell’era della governance urbana basata sui dati, l’intelligenza artificiale (AI) si sta trasformando in uno strumento fondamentale per le amministrazioni locali, offrendo la capacità di ascoltare il “sentimento” della città con un’accuratezza inedita. Il caso studio di La Spezia è un esempio calzante di come l’analisi algoritmica delle conversazioni online possa rivelare un divario netto e illuminante tra le priorità di chi la città la vive quotidianamente e quelle di chi la attraversa per turismo. L’AI ha infatti tracciato un ritratto in cui l’attenzione dei residenti è ossessionata dalla logistica, mentre quella dei visitatori è concentrata sulla mobilità verso le meraviglie vicine.

La metodologia utilizzata in questo progetto si basa su sofisticate tecniche di Sentiment Analysis e Topic Modeling. L’AI setaccia la vasta e caotica quantità di dati non strutturati prodotti online – recensioni, post sui social media, discussioni sui forum – e ne estrae non solo gli argomenti più ricorrenti, ma anche l’emozione e l’urgenza con cui vengono espressi. Il risultato è una mappatura dettagliata delle reali esigenze dei diversi stakeholder che gravitano attorno al capoluogo ligure.

Per i cittadini spezzini, le conversazioni digitali disegnano un quadro dominato dalle frizioni della vita quotidiana. La priorità assoluta, il problema che genera il maggior volume di discussioni e, presumibilmente, di frustrazione, è la cronica scarsità di parcheggi. Questo tema infrastrutturale, pragmatico e urgente, sovrasta gran parte delle altre preoccupazioni, dimostrando come la logistica e la facilità di movimento siano al centro del benessere di chi risiede e lavora in città. A fare da contrappeso a queste lamentele pratiche, emerge però un forte legame identitario espresso attraverso la gastronomia. L’AI ha rilevato un’altissima ricorrenza di riferimenti, spesso affettuosi o appassionati, ai “muscoli ripieni”, il piatto tradizionale locale, che simboleggia l’attaccamento alla cultura e alla spezzinità, quasi a bilanciare le ansie del quotidiano con la certezza del gusto locale.

Il focus dei turisti, al contrario, è orientato in modo schiacciante sull’esperienza di transito e sull’esplorazione. Per i visitatori, La Spezia è, nella stragrande maggioranza dei casi, il portale di accesso a tesori come le Cinque Terre. Di conseguenza, il loro interesse digitale si concentra quasi esclusivamente sulle informazioni sulla mobilità: la ricerca di traghetti, la disponibilità di collegamenti e la logistica necessaria per raggiungere le mete più celebri. Le conversazioni turistiche toccano i principali landmark visivi della città, come il lungomare e i punti di interesse storico, ma l’urgenza espressa è funzionale all’organizzazione del viaggio.

Questa divergenza di interessi, brillantemente isolata dall’intelligenza artificiale, fornisce un feedback cruciale all’amministrazione. Se da un lato l’AI conferma la necessità inderogabile di investire in infrastrutture logistiche (i parcheggi) per migliorare la qualità della vita dei residenti, dall’altro lato suggerisce di concentrare le risorse turistiche sull’ottimizzazione dei servizi di collegamento (i traghetti) e delle informazioni utili per chi è solo di passaggio. In conclusione, il progetto dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformare il brusio indistinto delle piattaforme online in una mappa precisa e non filtrata delle esigenze di una comunità, offrendo ai decisori pubblici la possibilità di calibrare le politiche urbane in modo mirato, risolvendo i problemi concreti di chi vive la città e massimizzando l’esperienza di chi la visita.

Di Fantasy