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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’avvio delle manifestazioni di interesse per due iniziative strategiche che vanno sotto la sigla IPCEI, ovvero Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, dedicate all’intelligenza artificiale e ai semiconduttori. Questi due settori non sono stati scelti casualmente, ma rappresentano nodi fondamentali per la competitività tecnologica dell’Unione Europea e per rafforzare l’autonomia strategica del continente in un momento storico in cui la capacità di innovare e di controllare le filiere produttive chiave è sempre più cruciale.

L’IPCEI sull’intelligenza artificiale nasce con l’ambizione di creare un ecosistema sovrano europeo di IA che copra l’intera catena di valore. Questo significa non solo sviluppare e addestrare modelli avanzati, ma anche promuovere soluzioni efficienti e personalizzate capaci di integrarsi con una vasta gamma di settori industriali e pubblici. Il progetto si basa su infrastrutture open source e mira a favorire un dialogo fluido tra imprese e pubbliche amministrazioni, con un occhio rivolto ai principali ambiti strategici come l’energia, le telecomunicazioni, la difesa, la finanza e l’aerospazio. In questo contesto, l’obiettivo è rendere l’intelligenza artificiale non solo più performante ma anche sicura, affidabile e accessibile, favorendo un quadro di cooperazione e standard condivisi tra i paesi europei.

Parallelamente, l’IPCEI Advanced Semiconductor Technologies (AST) punta a consolidare e innovare il settore dei semiconduttori, componenti essenziali per praticamente tutte le tecnologie digitali moderne. Dalla microelettronica che alimenta i sistemi di automazione e sicurezza, fino alle applicazioni nell’ambito della sostenibilità, i semiconduttori sono al centro della trasformazione digitale e industriale. Riconoscendo questa centralità, l’iniziativa europea intende stimolare la creazione di un ecosistema forte e competitivo, in grado di rispondere alle esigenze dell’industria europea e di consolidare la posizione del continente nella competizione globale.

La visione alla base di questi progetti non si limita al mero finanziamento di tecnologie d’avanguardia, ma si estende alla costruzione di un quadro collaborativo e integrato, dove aziende, centri di ricerca e istituzioni possono lavorare insieme per generare innovazione, condividere competenze e creare un vantaggio competitivo duraturo. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato come questi strumenti siano fondamentali per raggiungere l’obiettivo di una sovranità tecnologica europea, definendoli pilastri indispensabili per rafforzare la competitività del “Made in Italy”, un marchio che ha fatto della capacità di innovare uno dei suoi punti di forza.

Per poter partecipare a questi due IPCEI, le aziende e gli enti interessati devono presentare progetti altamente innovativi che contribuiscano agli obiettivi dell’Unione Europea. I progetti devono dimostrare la necessità del finanziamento pubblico integrato a cofinanziamenti privati e devono essere resilienti rispetto ai rischi di mercato. È inoltre richiesto che generino impatti positivi sull’economia e sulla società, rispettando i principi di non arrecare danni significativi all’ambiente o creare distorsioni della concorrenza. La scadenza fissata per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 30 gennaio 2026, secondo le indicazioni e la documentazione pubblicate sul sito del Ministero.

Questo passo del MIMIT si inserisce in una cornice più ampia di politiche europee volte a rafforzare la posizione dell’Unione nel panorama tecnologico mondiale, sostenendo progetti di grande scala che possano tradursi in innovazioni concrete e in vantaggi competitivi per l’intero tessuto produttivo europeo. Attraverso iniziative come gli IPCEI su IA e semiconduttori, l’Europa prova a rispondere alle sfide globali con strategie collaborative, investimenti mirati e una visione condivisa dello sviluppo tecnologico futuro.

Di Fantasy