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Lo spreco alimentare rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo, con impatti significativi sull’ambiente, sull’economia e sulla società. Ogni anno, in Italia, vengono sprecate circa 38.000 tonnellate di cibo, un dato allarmante che evidenzia la necessità di interventi mirati e innovativi. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (IA) emerge come uno strumento potente e promettente per affrontare il problema.

Una delle iniziative più interessanti in questo ambito proviene dalla startup italiana Behavix, insediata nel Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo a Trento. Fondata dall’ingegnere ambientale Massimiliano Carraro e dall’economista comportamentale, Behavix si propone di indagare le cause dello spreco alimentare nelle mense collettive, come quelle universitarie, ospedaliere e aziendali, per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili.

Behavix adotta una metodologia integrata che combina tecniche avanzate di analisi dei dati con l’intelligenza artificiale. Il sistema utilizza telecamere e algoritmi di computer vision per analizzare automaticamente i piatti lasciati nei contenitori della mensa, calcolando il volume e identificando la tipologia di cibo scartato. Questa analisi consente di ottenere dati precisi e oggettivi sullo spreco alimentare, superando le limitazioni dei metodi tradizionali basati su stime manuali.

Inoltre, Behavix integra un’analisi comportamentale attraverso una web app che invita gli utenti a spiegare le ragioni del loro spreco. Questo approccio permette di comprendere le motivazioni psicologiche e contestuali che influenzano le scelte alimentari, come la qualità del cibo, il tempo a disposizione per il pasto e il livello di stress. Ad esempio, nelle mense universitarie di Padova, è emerso che il cambiamento del fornitore delle patate ha portato a un aumento significativo degli scarti, indicando l’importanza della qualità percepita del cibo.

L’uso dell’intelligenza artificiale da parte di Behavix offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente una misurazione precisa e in tempo reale dello spreco alimentare, fornendo dati utili per ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare l’efficienza operativa delle mense. Inoltre, l’analisi dei comportamenti degli utenti permette di sviluppare interventi mirati, come la modifica delle porzioni o la personalizzazione dei menu, per ridurre gli sprechi alla fonte.

A lungo termine, l’approccio di Behavix potrebbe contribuire a sensibilizzare i consumatori sulle proprie abitudini alimentari e promuovere una cultura del consumo responsabile. Inoltre, i dati raccolti potrebbero supportare politiche pubbliche e strategie aziendali orientate alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi.

Di Fantasy