Con l’attenzione rivolta alle elezioni di Lok Sabha del 2024 in India, un recente rapporto di OpenAI ha rivelato che Russia, Cina, Iran e Israele hanno impiegato modelli di intelligenza artificiale per diffondere informazioni false online.
Secondo lo studio, cinque operazioni sono state coinvolte: due dalla Russia, una dalla Cina, una dall’Iran e una società israeliana di gestione delle campagne politiche conosciuta come STOIC. Queste operazioni hanno utilizzato contenuti generati dall’intelligenza artificiale, inclusi testi e immagini, nei loro sforzi.
Una di queste campagne, chiamata Zero Zeno da STOIC, aveva lo scopo di influenzare le elezioni indiane del 2024, secondo OpenAI, gli sviluppatori dietro ChatGPT. Tuttavia, queste campagne non sono riuscite a raggiungere un pubblico significativo o a generare coinvolgimento.
Lo studio indica che nessuna di queste reti ha ottenuto interazioni reali significative, con OpenAI che ha valutato il loro impatto come inferiore al livello 2 su una scala di valutazione a sei livelli per misurare l’efficacia delle operazioni degli influencer.
In risposta ai risultati di OpenAI, il ministro di Stato per l’Elettronica e l’Informatica, Rajeev Chandrasekhar, ha definito questa situazione una “minaccia pericolosa” per la democrazia, criticando OpenAI per non aver allertato il pubblico quando la minaccia è stata rilevata a maggio.
Rapporti precedenti del Microsoft Threat Analysis Center (MTAC) hanno anche evidenziato i tentativi della Cina di utilizzare contenuti generati dall’intelligenza artificiale per influenzare le elezioni in vari paesi, tra cui India, Stati Uniti e Corea del Sud. Si è detto che tattiche simili siano state testate durante le elezioni presidenziali di Taiwan.
Nonostante queste rivelazioni, partiti politici come il BJP e il Congresso hanno riconosciuto l’uso degli strumenti di intelligenza artificiale per le campagne elettorali. Gli strateghi politici sostengono che l’intelligenza artificiale sia diventata una risorsa significativa, con il BJP in prima linea nell’utilizzo della GenAI per scopi elettorali. Il Congresso, tuttavia, utilizza l’intelligenza artificiale solo in minima parte o quasi per niente.