Il 13 gennaio 1915, un devastante terremoto colpì la Marsica, radendo al suolo Avezzano e causando migliaia di vittime. A distanza di oltre un secolo, la memoria di quell’evento rimane viva, alimentata da iniziative che combinano ricerca storica e tecnologie avanzate. Un esempio emblematico è il recente video che ricostruisce quei tragici momenti, realizzato grazie all’integrazione di intelligenza artificiale (IA) e approfondimenti storici.
L’idea originaria del progetto risale al 2013, quando l’autore, Francesco Proia, si appassionò all'”effetto parallasse”, una tecnica che, applicata alle fotografie, permette di animarle creando un’illusione di profondità. All’epoca, la realizzazione di questo effetto richiedeva un laborioso processo manuale: le immagini dovevano essere scomposte, le parti mancanti ricostruite e il tutto animato tramite software 3D. Il grafico Terzilio Lilli dedicò mesi alla creazione di una breve clip dimostrativa, che però non trovò il sostegno necessario per essere sviluppata ulteriormente.
Con l’avanzare delle tecnologie e l’emergere di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, ciò che un tempo richiedeva mesi di lavoro può ora essere realizzato in tempi significativamente ridotti, con risultati ancora più realistici. Il processo di creazione del video ha coinvolto diverse fasi, ciascuna supportata da specifici servizi di IA.
Inizialmente, è stata effettuata una meticolosa raccolta di circa 500 fotografie storiche, selezionando quelle di qualità superiore. Queste immagini sono state scansionate ad altissima risoluzione e successivamente migliorate attraverso l’IA, che ha ricostruito dettagli come tessuti e volti, eliminando il rumore fotografico e altre imperfezioni. Un ulteriore passo ha previsto la ricolorazione delle foto, conferendo loro una vividezza che avvicina lo spettatore alla realtà dell’epoca.
La fase finale ha riguardato l’animazione delle immagini. L’intelligenza artificiale ha isolato i diversi elementi presenti nelle foto, distinguendo tra primo piano, sfondo e soggetti intermedi. Dopo aver separato questi livelli, l’IA ha ricostruito le parti mancanti dello sfondo e creato una “camera virtuale” in grado di simulare movimenti come zoom o carrellate. Questo ha permesso di ottenere l’effetto parallasse, dando vita a fotografie statiche e offrendo una percezione tridimensionale delle scene.
Il montaggio finale del video segue una narrazione logica, guidando lo spettatore attraverso l’Avezzano devastata dal terremoto, arricchita da effetti sonori che amplificano l’immersione emotiva. Sebbene il filmato attuale sia un prototipo realizzato con un budget limitato, esso rappresenta una base promettente per progetti più ambiziosi. Con adeguati finanziamenti, sarebbe possibile sviluppare una ricostruzione ancora più dettagliata e coinvolgente, preservando la memoria storica e sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza di tali eventi.
Questo progetto dimostra come l’intelligenza artificiale possa essere un potente alleato nella valorizzazione del patrimonio storico, permettendo di rivivere momenti cruciali del passato con una profondità e un realismo senza precedenti. La sinergia tra tecnologia e ricerca storica apre nuove frontiere nella divulgazione culturale, offrendo strumenti innovativi per mantenere viva la memoria collettiva.