L’intelligenza artificiale (IA) sta trovando applicazioni sempre più innovative, e recentemente è stata utilizzata per affrontare le sfide dei videogiochi classici. Dopo esperimenti con Pokémon, il celebre gioco “Super Mario Bros.” è stato scelto come banco di prova per valutare le capacità di diversi modelli di IA.
Il laboratorio Hao AI Lab dell’Università della California, San Diego, ha recentemente condotto un esperimento in cui quattro modelli di IA sono stati messi alla prova nel gioco “Super Mario Bros.” del 1985. L’obiettivo era valutare le capacità di problem-solving e pianificazione strategica di ciascun modello in un ambiente dinamico e ricco di ostacoli.
Tra i modelli testati, “Claude 3.7 Sonnet” di Anthropic ha ottenuto le migliori prestazioni, dimostrando una superiore capacità di navigare nel complesso mondo di Super Mario. Il predecessore, “Claude 3.5”, ha mostrato buone capacità, ma una minore efficienza nella pianificazione di movimenti complessi. Altri modelli, come “Gemini 1.5 Pro” e “GPT-4o”, hanno registrato performance inferiori.
Per l’esperimento, il gioco è stato integrato con un sistema chiamato “GamingAgent”, permettendo ai modelli di IA di interagire direttamente con l’emulatore del gioco. Le IA hanno ricevuto screenshot del gioco e istruzioni come “se ci sono ostacoli o nemici vicini, muoviti a sinistra o salta per evitarli”. Basandosi su queste informazioni, i modelli hanno generato input in codice Python per controllare il personaggio di Mario.
L’utilizzo di giochi come Super Mario per valutare le capacità delle IA offre una piattaforma dinamica e interattiva per testare abilità di pianificazione, adattamento e problem-solving. Tali esperimenti possono contribuire allo sviluppo di modelli più robusti e versatili, capaci di affrontare situazioni complesse sia in ambienti virtuali che nel mondo reale.