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Quando parliamo di smart home, l’evoluzione chiave non è tanto nei materiali, negli speaker più potenti o nei display più nitidi, ma nella qualità dell’intelligenza che si cela dietro l’assistente. Amazon, da tempo impegnata nel miglioramento di Alexa, ha deciso che ora è il momento di fare un salto in avanti: introdurre una versione generativa, maggiormente “proattiva”, che si chiama Alexa+, e metterla al centro di un ecosistema nuovo di zecca di dispositivi intelligenti che collaborano in casa per offrire un’esperienza unificata.

L’annuncio è arrivato durante l’evento hardware autunnale di Amazon tenutosi a New York il 30 settembre, dove la compagnia ha presentato una selezione di dispositivi di punta aggiornati — nuovi modelli Echo, Fire TV, Kindle, telecamere Ring e Blink — tutti pensati per funzionare insieme con Alexa+ come “colonna vertebrale” del sistema.

Alexa+, benché fosse stato presentato ufficialmente già a febbraio, non aveva ancora trovato una presenza capillare nella piattaforma Amazon. L’evento ha segnato la sua “messa in campo” su vasta scala: i nuovi dispositivi annunciati includono quattro modelli Echo — tra cui Echo Dot Max, Echo Show 8, Echo Show 11 e Echo Studio — ognuno progettato con un’architettura hardware costruita per supportare questa nuova versione dell’assistente.

Il cuore nascosto dei nuovi dispositivi non è solo estetico: Amazon ha integrato nei nuovi Echo i chip AZ3 e AZ3 Pro, progettati in casa, con acceleratori AI incorporati. Parallelamente, i microfoni e i sistemi di cancellazione del rumore sono stati potenziati per rendere Alexa+ più reattiva, più sensibile ai comandi vocali, meno influenzata dai rumori ambientali.

Una delle caratteristiche più interessanti riguarda la “consapevolezza ambientale” del dispositivo. Grazie a sensori aggiuntivi e tecnologie come Omnisense (che combina videocamere, sensori ultrasonici, Wi-Fi radar e altri dati) il dispositivo può “capire” quando qualcuno entra in una stanza, attivarsi, mostrare promemoria o visualizzare informazioni sul display senza che l’utente debba chiedere esplicitamente.

Nel campo della sicurezza domestica, le telecamere Ring e Blink non sono state lasciate indietro. I nuovi modelli integrano capacità di analisi AI basate su Alexa+, in grado di riconoscere volti, distinguere pacchi consegnati da potenziali intrusi e generare notifiche intelligenti. I prezzi spaziano dai modelli più economici (intorno ai 60 USD) fino a varianti più sofisticate da 350 USD, e Amazon prevede di introdurre anche funzionalità community — ad esempio per aiutare a rintracciare animali smarriti condividendo dati fra utenti vicini.

Non è stata dimenticata l’area dell’intrattenimento. Le nuove Fire TV e Fire TV Stick sono arricchite da Alexa+ anche nell’esperienza visiva: oltre a miglioramenti tecnici del display, è possibile usare l’assistente per ricerche più avanzate nei contenuti, trovare scene specifiche in film o serie, ottenere informazioni sugli attori, navigare il catalogo in modo più conversazionale.

E poi c’è il Kindle: il nuovo Kindle Scribe è stato aggiornato con un display a colori e con funzionalità migliori per l’uso della penna (stilo), e ora entra anch’esso nel circuito di dispositivi “Alexa+ friendly”.

Questa nuova generazione di dispositivi non ha semplicemente Alexa come optional: Alexa+ è integrato “out of the box”. Ogni Echo acquistato in questa fase avrà l’accesso anticipato alla versione aggiornata dell’assistente.

Dal punto di vista strategico, l’evoluzione verso Alexa+ sembra una risposta alle sfide che sono emerse nei confronti con i modelli conversazionali avanzati e gli assistenti intelligenti generativi. Amazon sta cercando di trasformare Alexa da uno strumento reattivo che risponde a comandi, a un’entità più proattiva, capace di comprendere contesto, memoria, personalizzazione e comprensione del flusso della vita quotidiana.

Con Alexa+ e questa nuova famiglia di dispositivi Amazon punta a far diventare l’intelligenza artificiale non un’aggiunta, ma il tessuto connettivo invisibile della casa. L’assistente non è più un “app che risponde”, ma un compagno digitale, silenzioso e discreto, che lavora dietro le quinte per anticipare bisogni e rendere ogni interazione fluida. Resta da vedere quanto gli utenti accoglieranno questo salto verso una casa sempre più “consapevole” — ma Amazon ha sicuramente messo in campo una scommessa ambiziosa.

Di Fantasy