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Sabato 7 giugno 2025, piazza Galimberti si è trasformata in un palcoscenico d’eccezione per celebrare i cento anni della celebre corsa automobilistica Cuneo–Colle della Maddalena. L’Automobile Club di Cuneo ha dato vita a una mostra di auto d’epoca, classiche e storiche, attirando appassionati e curiosi in un’atmosfera carica di suggestione. Tra le stand, uno spazio particolarmente animato ha catturato l’attenzione dei visitatori: quello di AgenForm CEMI, scuola specializzata nella formazione di tecnici per la costruzione di modelli e prototipi, che ha unito alla tradizione la più avanzata tecnologia digitale.

All’ombra del grande maxischermo dedicato all’evento, gli studenti del corso di Tecnico di Costruzione di Modelli e Prototipi hanno mostrato con orgoglio gli strumenti di lavoro quotidiano: dallo scanner 3D ai modellini in clay, pronti per essere plasmati, ritoccati e perfezionati al momento. Giovani mani hanno guidato la folla in un viaggio tra passato e futuro, illustrando come un blocco di argilla possa trasformarsi in un’opera d’arte tecnologica e inestimabile, grazie all’unione di saperi manuali e processi digitali.

La responsabile di sede, Elena Dalmasso, ha preso la parola dagli speaker ufficiali per raccontare la storia di AgenForm CEMI, un percorso iniziato con maestri del design automobilistico come Giorgetto Giugiaro e giunto fino alle più recenti affermazioni internazionali. Un episodio di particolare rilievo è stato il tributo all’ex alunna Katharina Sachs, oggi star del car design in Volvo: un segno tangibile di come la passione e la competenza possano aprire le porte dei più prestigiosi centri di ricerca e sviluppo nel settore automotive.

Il culmine della manifestazione è stato sancito dalla premiazione delle auto storiche più eleganti: i vincitori hanno potuto ammirare e ritirare i trofei creati dagli stessi studenti di AgenForm. I modellini, ispirati all’Alfa Romeo P2 – mitica vettura con cui Tazio Nuvolari trionfò sulla salita Cuneo–Colle della Maddalena nel 1930 – sono stati plasmati con cura, diventando piccole sculture in scala, corredate di certificato di autenticità, capaci di coniugare estetica e memoria storica.

Ma la vera novità ha preso forma sul grande schermo: un video celebrativo commissionato all’Istituto, realizzato grazie a un avanzato utilizzo dell’intelligenza artificiale. Gli studenti, con il supporto di docenti e tecnologi, hanno “animato” fotografie d’epoca tratte dall’archivio storico dell’ACI, restituendo loro movimento, profondità e una sorprendente sensazione di autenticità. Le immagini hanno preso vita in sequenze fluide, come se gli spettatori potessero davvero posarsi al volante dei bolidi d’altri tempi.

A queste sequenze digitali sono state affiancate riprese contemporanee, elaborate con filtri vintage per mantenere vivo il fascino del primo Novecento. L’effetto d’insieme ha creato un’esperienza immersiva, un ponte tra storia e innovazione che ha permesso di rivivere le emozioni di una gara leggendaria, facendo emergere dettagli altrimenti destinati all’oblio.

L’iniziativa di AgenForm CEMI testimonia come l’interazione tra creatività umana e potenza computazionale possa dar vita a nuovi orizzonti nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Grazie all’intelligenza artificiale, immagini altrimenti statiche hanno acquisito nuova linfa, confermando la possibilità di raccontare il passato con linguaggi contemporanei e coinvolgenti.

In un momento storico in cui tecnologia e tradizione sembrano spesso opporsi, l’esperimento cuneese offre un modello virtuoso: non si tratta di sostituire l’esperienza umana, bensì di potenziarla. Gli studenti hanno dimostrato che, accanto alle proprie competenze artigianali e progettuali, l’adozione consapevole dell’IA può trasformarsi in un alleato imprescindibile per amplificare il valore delle testimonianze storiche, rendendole accessibili e affascinanti anche alle nuove generazioni.

L’eco dell’evento si estenderà ben oltre piazza Galimberti: il video celebrativo, destinato a circolare sui canali digitali dell’Automobile Club di Cuneo e di AgenForm CEMI, rappresenta un’anticipazione delle potenzialità offerte dall’uso intelligente delle tecnologie immersive. In un futuro non troppo lontano, sarà forse possibile rivivere intere giornate di gara, percorrere virtualmente le stesse strade e sperimentare in prima persona il brivido di una competizione storica, grazie a una collaborazione sempre più stretta tra maestranze umane e algoritmi.

Di Fantasy