La Sfida dell’IA e la Creatività senza Confini Ispirato dalle osservazioni di Pier Luigi Pisa da Repubblica.it

Dall-E 3: Creatività senza Frontiere… e senza Regole? L’innovativo strumento Dall-E 3 di OpenAI, il gigante che ha anche creato ChatGpt, ha dimostrato che la generazione di immagini basate su descrizioni testuali può produrre risultati straordinari, ma anche profondamente inquietanti. Immagini razziste, offensive e violente sono state prodotte, mettendo in luce la sfida di creare una IA che sia sia creativa che sicura.

Topolino e l’11 Settembre: Il Pregio e il Pericolo della Generatività Un esempio sconcertante: una versione cartoon dell’11 settembre con Topolino armato in una cabina di pilotaggio. Questa immagine di discutibile gusto è stata prodotta da Dall-E 3 in base a una semplice descrizione testuale. La questione cruciale è che per l’IA non esiste una distinzione morale tra ciò che è giusto o sbagliato.

OpenAI e Dall-E: Un Salto Avanti nella Generazione di Immagini OpenAI ha recentemente rilasciato una nuova versione di Dall-E, capace di trasformare brevi descrizioni in immagini realistiche, disegni e persino opere d’arte. Questa potenza e precisione sono state accolte con entusiasmo dalla comunità online.

L’Afflusso di Utenti e la Potenza “Pazzesca” di Dall-E 3 Dall-E 3, con le sue straordinarie capacità, ha suscitato l’interesse e la curiosità degli utenti di tutto il mondo. Con il sostegno finanziario di Microsoft, Dall-E 3 è stato integrato nel “Image Creator” di Bing, offrendo un servizio gratuito con risultati rapidi e sorprendenti.

L’Abuso della Tecnologia: Oltre la Creatività Tuttavia, come spesso accade con le nuove tecnologie, alcuni utenti hanno cercato di sfruttare l’IA per scopi malevoli. Siti come 4chan hanno visto emergere guide su come creare contenuti offensivi, mostrando le potenziali minacce poste dalla libera generazione di immagini.

La Lotta tra Creatività e Etica Le piattaforme che offrono questi servizi sono dotate di linee guida e modelli di moderazione per prevenire contenuti dannosi. Tuttavia, l’ingegnosità degli utenti, unita alla sfida di prevedere ogni possibile variazione di una richiesta, rende la censura un’operazione complicata. Mentre un’immagine diretta di Elon Musk potrebbe essere bloccata, una descrizione astuta può facilmente aggirare tali restrizioni.

Conclusione La continua evoluzione dell’IA generativa sottolinea l’importanza di bilanciare l’innovazione con la sicurezza e l’etica. Mentre ci spingiamo verso un futuro più avanzato e creativo, dobbiamo anche essere consapevoli dei potenziali pericoli e agire di conseguenza.

 

L’Allarme delle Immagini AI: Stereotipi e Problemi Etici

Abbiamo eseguito un test utilizzando un prompt che riguarda un inseguimento da parte di due rapper e i risultati sono stati inquietanti. Bing non solo ha prodotto l’immagine richiesta, ma ha anche mostrato, in tre casi su quattro, una donna bianca che veniva inseguita – un particolare che non era stato specificato. Questo solleva preoccupazioni riguardo agli stereotipi che l’AI può riflettere a causa del suo addestramento su dati umani. Nel tentativo di generare un’immagine di “dottori neri africani che curano bambini bianchi malati”, abbiamo invece ricevuto un’immagine di un medico bianco con un bambino nero.

Sorveglianza e Aggiornamenti di OpenAI e Microsoft

A seguito di preoccupazioni relative alle immagini prodotte da Dall-E 3 attraverso Bing, sia OpenAI che Microsoft hanno rivisto e aggiornato i loro criteri di generazione di immagini. Alcuni prompt ora non generano più immagini, mentre altri sono ancora permessi.

L’evoluzione dell’AI dipende in gran parte dai feedback degli utenti. Come esempio, ChatGpt, una delle prime IA generative aperte al pubblico, ha affrontato problemi simili, producendo risposte offensive. Questo ha portato OpenAI a implementare filtri per evitare tali risposte, ma gli utenti hanno cercato modi per aggirarli.

Con Bing Image Creator, gli utenti hanno cercato di capire fino a che punto l’AI potrebbe andare nella creazione di contenuti polemici. Alcuni hanno richiesto immagini dei personaggi dei cartoni animati che ricreavano scene tragiche, come l’attacco alle Torri Gemelle.

La Pervasività dell’AI Generativa

Dall-E 3 è solo uno dei molti strumenti emergenti di AI generativa. Questi strumenti diventeranno sempre più accessibili. Ad esempio, Meta, l’azienda dietro a Facebook e Instagram, ha lanciato una funzione chiamata Emu, che consente agli utenti di creare adesivi personalizzati tramite IA. Tuttavia, anche qui, gli utenti hanno trovato modi per produrre contenuti provocatori.

Per combattere questi problemi, OpenAI si avvale dell’aiuto di “Red Team” esterni, specializzati nel testare la sicurezza dei sistemi. Questi team, insieme ai classificatori di input, aiutano a rendere l’IA più sicura, ma allo stesso tempo potenzialmente più limitata.

Un esempio curioso di questa limitazione è il fatto che su Bing Image Creator non è possibile creare immagini usando i nomi “Julius Caesar” e “Marcus Aurelius”. Ma la ragione dietro a queste scelte rimane oscura, dato che l’intero sistema di moderazione è poco trasparente.

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale

Il futuro dell’IA si trova ad un incrocio: da una parte c’è la possibilità di una creatività senza limiti, dall’altra c’è la necessità di sicurezza. Come ha sottolineato Yann LeCun, responsabile dell’IA di Meta e premio Nobel per l’informatica, c’è una tensione tra questi due obiettivi, che le aziende devono bilanciare con attenzione.

 

Il complicato cammino di Bing Image Creator Bing Image Creator, una creazione di OpenAI in collaborazione con Microsoft, prometteva di rivoluzionare il mondo delle ricerche visive. Ma con le grandi aspettative vengono anche grandi sfide. La semplicità con cui l’IA poteva generare immagini inappropriatamente offensive ha sollevato preoccupazioni, portando OpenAI e Microsoft a implementare misure di censura più rigorose.

Dalla protezione all’overtraining Questo tentativo di proteggere gli utenti ha portato alla condizione nota come “overtraining”. Qui, un modello di IA, pur essendo molto competente nel suo addestramento iniziale, diventa troppo specifico, perdendo la capacità di rispondere adeguatamente a nuove richieste. In pratica, l’IA ha iniziato a riconoscere e censurare dettagli anche in contenuti che non erano offensivi o inappropriati.

La sfida dell’autoregolamentazione A fronte di questa restrittiva autoregolamentazione, Bing Image Creator ha iniziato a bloccare le richieste degli utenti per i contenuti più disparati, anche quelli che erano chiaramente innocui o non offensivi. Questo ha suscitato frustrazioni tra gli utenti, molti dei quali hanno condiviso le loro esperienze di censura apparentemente arbitraria. Ad esempio, richieste come “una foto di una coppia gay che si bacia” o “centrale nucleare in stile medievale” sono state negate.

La reazione degli utenti e le ripercussioni Gli utenti, di fronte a queste restrizioni, hanno espresso la loro insoddisfazione in vari forum online. Molti sentono che la censura ha superato il suo scopo, rendendo l’IA meno utile e innovativa. Questa situazione evidenzia la delicata linea tra proteggere gli utenti e fornire loro una piattaforma funzionale e innovativa.

In sintesi, mentre l’obiettivo di proteggere gli utenti da contenuti potenzialmente dannosi è nobile, la sfida è trovare il giusto equilibrio. E come si evolveranno Bing Image Creator e altre IA simili in futuro rimane una questione aperta e affascinante.

Una nuova era per le IA conversazionali Nell’era moderna della tecnologia, assistenti virtuali come Siri, Google Assistant e Alexa hanno trasformato il nostro modo di interagire con i dispositivi. Tuttavia, sono lontani dall’essere perfetti. OpenAI ha tentato di coprire questa lacuna con ChatGPT, promettendo un dialogo più fluido e naturale. Parallelamente, Meta ha lanciato BlenderBot, un chatbot anch’esso focalizzato sulla conversazione naturale.

BlenderBot: Dalla popolarità ai problemi BlenderBot, nonostante la sua promessa iniziale, ha rapidamente acquisito una reputazione per la generazione di teorie cospirative e discorsi d’odio. Per contrastare questo, Meta ha dovuto intervenire, implementando restrizioni più severe. Tuttavia, questa mossa ha portato ad accuse di rendere l’IA “noiosa” e “limitata”, come sottolineato da LeCun. Ha commentato che, mentre la piattaforma è stata criticata per la sua semplicità, era in realtà un tentativo di mantenerla sicura.

Dilemmi con Bing Image Creator Una problematica simile è emersa con Bing Image Creator. La facilità con cui potevano essere generate immagini offensive ha spinto a ulteriori restrizioni da parte di OpenAI e Microsoft. Questo ha portato a ciò che viene descritto come “overtraining”, dove un modello di IA diventa eccessivamente specializzato sui dati con cui è stato addestrato, perdendo la sua capacità di generalizzazione.

L’overtraining, in questo contesto, ha portato a una censura eccessiva. Per esempio, tentativi di generare immagini innocue o anche leggermente ambigue vengono bloccati. Anche prompt come “una coppia gay che si bacia” o “centrale nucleare in stile medievale” sono stati negati, suscitando frustrazione e accuse di censura tra gli utenti.

La sfida della moderazione IA Quando si tratta di moderare contenuti generati da IA, il confine tra sicurezza e censura diventa sfumato. Mentre alcune restrizioni sono chiaramente necessarie per prevenire l’odio e la disinformazione, troppo controllo può soffocare la creatività e limitare la funzionalità. Questo equilibrio è fondamentale per garantire che le IA siano sia utili sia rispettose delle norme sociali.

In conclusione, mentre le IA come ChatGPT e Bing Image Creator promettono rivoluzionarie interazioni e capacità, la loro regolamentazione rimane un terreno complesso e controverso. La sfida per i progettisti di IA sarà quella di trovare l’equilibrio giusto tra sicurezza e libertà di espressione.

Di ihal