Ricercatori provenienti dall’Università di Oxford e dalla Harvard Medical School hanno creato un avanzato strumento basato sull’intelligenza artificiale per anticipare la comparsa di nuove varianti virali. Affermano che, se avessimo avuto a disposizione questo strumento durante la pandemia, avremmo potuto rilevare in anticipo le mutazioni come quella di Omicron.
La BBC ha annunciato il 23, seguendo l’ora locale, che un articolo sulla rivista “Nature” ha svelato la creazione di “EVEscape”. Si tratta di una soluzione AI progettata per identificare varianti del virus prima che si manifestino.
EVEscape combina due componenti principali:
- Un “modello evolutivo di sequenza” che analizza e prevede possibili trasformazioni nei virus.
- Una banca dati con informazioni biologiche e strutturali dettagliate relative al virus. Integrando questi due elementi, l’AI può anticipare con maggiore probabilità le mutazioni imminenti nel percorso evolutivo del virus.
Il team di ricerca ha evidenziato che, se EVEscape fosse stato implementato all’inizio della pandemia di COVID-19, avrebbe potuto riconoscere con precisione le mutazioni, isolando le varianti più rischiose.
Durante un test retrospettivo, risalendo al febbraio 2020, EVEscape ha previsto con accurata precisione le mutazioni che si sono verificate nella pandemia, dimostrando una maggiore efficacia rispetto agli approcci sperimentali tradizionali.
L’AI ha anche suggerito che certi trattamenti basati su anticorpi avrebbero potuto diminuire in efficacia con l’evolversi della pandemia e l’emergere di mutazioni.
I ricercatori sono entusiasti delle potenzialità di questo strumento, sottolineando come esso possa “anticipare il domani”. Concludono con speranza, dicendo: “L’abilità di identificare rapidamente la pericolosità di nuove varianti potrebbe accelerare lo sviluppo di misure preventive e di nuovi vaccini.”