Le nazioni del Gruppo dei Sette (G7) hanno espresso l’intenzione di creare uno standard internazionale per l’IA generativa durante il loro recente incontro in Giappone. Durante il pranzo di lavoro, è stato annunciato il “Processo AI di Hiroshima”, che si propone di sviluppare standard per la sicurezza e l’affidabilità dell’IA generativa entro la fine dell’anno.
Il G7 ha rilevato che la necessità di rendere l’IA più affidabile non è stata ancora accompagnata da una regolamentazione adeguata, nonostante i rapidi progressi e la diffusione di questa tecnologia. Sebbene ci possano essere differenze nella visione e negli obiettivi comuni riguardo a un’IA affidabile, il G7 spera di stabilire almeno gli standard iniziali per l’IA generativa. Il piano prevede l’istituzione di un forum ministeriale denominato “Processo AI di Hiroshima”, che affronterà le problematiche attuali, come la disinformazione e le violazioni del copyright, e proporrà opzioni per risolverle. Il G7 ha anche chiesto all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) di svolgere un’analisi autonoma sullo sviluppo di politiche per l’IA generativa.
Nel comunicato di leadership, il G7 ha dichiarato: “Riconosciamo l’importanza di valutare immediatamente le opportunità e le sfide dell’IA generativa, che sta diventando sempre più rilevante in tutti i paesi e settori, e incoraggiamo le organizzazioni internazionali… a considerare l’analisi dell’impatto delle politiche e della Global Partnership on AI (GPAI) per condurre progetti concreti”. Il G7 ha quindi incaricato i ministri competenti di creare il “Processo AI di Hiroshima” entro la fine dell’anno, attraverso un gruppo di lavoro del G7, in modo inclusivo e in collaborazione con l’OCSE e la GPAI. Le discussioni all’interno di questo processo includeranno argomenti come la governance, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (inclusi i diritti d’autore), la promozione della trasparenza e la risposta alla manipolazione delle informazioni straniere, compresa la disinformazione.
Negli ultimi mesi, il CEO di OpenAI, Sam Altman, insieme ad altri leader nel campo dell’IA generativa, ha attirato l’attenzione delle autorità di regolamentazione. Altman, insieme al Chief Privacy Officer di IBM, Christina Montgomery, e al professore della NYU, Gary Marcus, ha recentemente testimoniato al Congresso sulla tecnologia e sulla necessità di una regolamentazione. Inoltre, Altman ha partecipato a un incontro presso la Casa Bianca con il presidente Biden, il vicepresidente Harris e i vertici dell’amministrazione per discutere lo stesso argomento. La sera precedente all’udienza, Altman ha avuto una cena con diversi legislatori, contribuendo probabilmente a creare un’atmosfera più amichevole durante l’udienza stessa. Nel frattempo, l’Unione Europea sta procedendo con la regolamentazione dell’IA generativa come parte della legge sull’IA, mentre la Cina ha emanato regole severe sulla tecnologia, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei deepfake.