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Il settore digitale italiano sta vivendo una trasformazione inattesa e profondamente significativa: per la prima volta, un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale generativa ha superato in popolarità uno dei colossi dei social network tra le fasce d’età più giovani. I dati aggiornati al dicembre 2025 raccontano una vera e propria inversione di tendenza, con ChatGPT, il chatbot conversazionale di OpenAI, che ha spodestato TikTok dal podio delle applicazioni più frequentate dai ragazzi e dagli studenti italiani tra i 15 e i 24 anni. Questo sorpasso non è solo una curiosità statistica, ma il segnale più evidente di un profondo cambiamento nelle abitudini digitali e nel rapporto con la conoscenza da parte della nuova generazione.

Le cifre che descrivono questa ascesa sono sbalorditive e confermano un vero e proprio boom dell’IA nel Paese. In appena un anno, l’utenza italiana di ChatGPT è passata da circa cinque milioni a un impressionante totale di 14,7 milioni di utenti. Ma è l’analisi per fasce d’età a rivelare la portata del fenomeno giovanile: nella fascia critica 15-24 anni, ChatGPT vanta ormai circa tre milioni di utenti, una cifra che supera quella registrata da TikTok, ferma a 2,8 milioni nello stesso segmento. Questa crescita esponenziale si riflette anche in un aumento complessivo dell’utilizzo di piattaforme di IA generativa, che nell’ultimo anno è cresciuto di ben l’ottantanove per cento, dimostrando una penetrazione ormai di massa nel tessuto digitale italiano.

Le ragioni di questa inversione di rotta tra i giovani risiedono nella superiorità funzionale dell’AI rispetto al consumo passivo tipico dei social. A differenza di piattaforme dove l’utente è prevalentemente destinatario di contenuti, spesso brevi e frammentari, ChatGPT offre un’interazione personalizzata e profondamente dialogica. I giovani utilizzano l’AI non solo per l’intrattenimento, ma come un assistente virtuale versatile per compiti concreti: dalla correzione e la stesura di temi scolastici alla preparazione di ricerche complesse, dall’apprendimento di lingue straniere attraverso conversazioni simulate alla richiesta di spiegazioni immediate su concetti scientifici astratti. Questa utilità mirata e l’accessibilità istantanea soddisfano un bisogno di empowerment e autonomia, consentendo ai giovani di risolvere problemi e acquisire conoscenze in modo autodiretto, un aspetto che risponde perfettamente alle esigenze di una generazione abituata alla rapidità e alla personalizzazione.

L’impatto di questa adozione massiva si riflette inevitabilmente anche sul mondo della formazione. L’AI sta entrando nelle aule non solo per iniziativa degli studenti, ma anche con la cauta integrazione da parte del corpo docente. Se da un lato sorgono le preoccupazioni relative al rischio di plagio o di dipendenza acritica dallo strumento, dall’altro si riconoscono i vantaggi in termini di democratizzazione delle conoscenze e di colmatura dei gap educativi. L’IA, utilizzata in modo critico e consapevole, può diventare un potente catalizzatore per l’apprendimento, stimolando la partecipazione e l’approfondimento in materie che altrimenti risulterebbero ostiche.

Questo fenomeno, inoltre, non è isolato. Sebbene ChatGPT sia il protagonista principale, il successo nel nostro Paese si estende ad altri attori come Perplexity, che ha registrato una crescita eccezionale, a testimonianza di una trasformazione strutturale dell’ecosistema digitale italiano. L’attenzione si sta spostando dalla semplice fruizione di contenuti all’utilizzo di strumenti che incrementano l’efficienza personale e l’apprendimento. Il sorpasso su TikTok segna, quindi, una svolta: l’intelligenza artificiale non è più percepita come una tecnologia futuristica e distante, ma come uno strumento quotidiano, essenziale per lo studio, la creatività e la risoluzione dei problemi. Questa rivoluzione in corso richiede ora un impegno congiunto da parte di istituzioni e scuole per orientare i giovani verso un uso etico, consapevole e pienamente produttivo di queste nuove, potentissime, risorse digitali.

Di Fantasy