Google e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti hanno recentemente concluso le loro argomentazioni finali su un caso riguardante il cosiddetto “monopolio della ricerca”. Ora, tutto ciò che resta è l’attesa per la sentenza finale, la cui decisione potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di Google e sulla sua strategia incentrata sull’intelligenza artificiale (IA).
Secondo quanto riportato da Reuters e Bloomberg, il giudice della corte federale di Washington DC, Amit Mehta, ha ascoltato le argomentazioni da entrambe le parti per diverse ore, concludendo così il processo. Si prevede che la sentenza sarà emessa entro la fine dell’anno.
Durante l’ultimo giorno del dibattito, il giudice Mehta ha sollevato una domanda chiave: se i concorrenti come Microsoft (MS) potrebbero convincere Apple a rimuovere Google Search e adottare un nuovo motore di ricerca pagando ingenti somme di denaro. Questo solleva l’importante questione della concorrenza nel settore, e se la mancanza di alternative competitive confermi effettivamente il monopolio di Google sulla ricerca.
Il Dipartimento di Giustizia ha sostenuto che il monopolio di Google è guidato principalmente dagli introiti pubblicitari, e ha affermato che solo le grandi monopolistiche possono guadagnare di più offrendo prodotti di qualità inferiore, danneggiando così i consumatori.
Dall’altra parte, gli avvocati di Google hanno ribattuto sostenendo che la quota di mercato di Google nel settore pubblicitario digitale sta diminuendo costantemente, e che la leadership di Google è stata ottenuta non attraverso un monopolio, ma grazie a prodotti di alta qualità.
Google ha anche evidenziato i significativi progressi della ricerca grazie agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Tuttavia, il giudice Mehta ha ritenuto che questo argomento non fosse rilevante per il caso in corso.
Il processo, iniziato nel settembre dello scorso anno, ha portato alla luce dettagli interessanti, come il fatto che Google abbia pagato a Apple ingenti somme di denaro per essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple.
Questo caso, che ha richiamato l’attenzione a livello globale, rappresenta la più grande causa contro le Big Tech dai tempi del processo antitrust contro Microsoft 20 anni fa. La sentenza finale potrebbe portare a conseguenze significative, come la separazione delle attività di ricerca di Google da altri prodotti come Android e Chrome, una mossa che sarebbe senza precedenti dalla scissione di AT&T nel 1984.