Nel fervente panorama della ricerca sull’intelligenza artificiale (IA), Google DeepMind, divisione di punta di Alphabet Inc., ha adottato misure rigorose per proteggere i propri interessi e mantenere il vantaggio competitivo. Una di queste strategie consiste nell’implementazione di clausole di non concorrenza per i dipendenti nel Regno Unito, che impediscono loro di unirsi a aziende concorrenti per periodi che possono estendersi fino a 12 mesi dopo la fine del rapporto lavorativo.
Le specifiche delle clausole variano in base al ruolo e al livello di anzianità del dipendente. Ad esempio, i collaboratori individuali che lavorano su modelli come Gemini di Google possono essere soggetti a restrizioni della durata di sei mesi. Al contrario, i ricercatori più senior possono affrontare periodi di non concorrenza fino a un anno. Durante questo periodo, alcuni dipendenti sono posti in “congedo giardino”, continuando a ricevere il salario senza essere attivamente coinvolti nel lavoro quotidiano.
In un settore in rapida evoluzione come quello dell’IA, tali restrizioni possono rappresentare un ostacolo significativo per i professionisti che cercano nuove opportunità. La durata prolungata delle clausole può limitare l’accesso a ruoli in startup dinamiche o in aziende emergenti che non sono disposte ad attendere mesi per l’inizio di un nuovo collaboratore. Un ex dipendente ha descritto il periodo di attesa come “un’eternità nell’IA”, sottolineando l’agilità e la velocità con cui il settore si sviluppa.
La questione delle clausole di non concorrenza è stata oggetto di discussione interna. Nando de Freitas, vicepresidente di Microsoft AI e ex direttore di DeepMind, ha sollevato pubblicamente preoccupazioni, affermando che molti ex colleghi si sentono vincolati da queste restrizioni e invitando i dipendenti a non firmare tali accordi. Ha anche indicato che alcuni leader di DeepMind sono contrari a queste clausole.
Nel Regno Unito, le clausole di non concorrenza sono legali se considerate ragionevoli e necessarie per proteggere gli interessi aziendali. Tuttavia, in giurisdizioni come la California, negli Stati Uniti, tali accordi sono generalmente inapplicabili, influenzando le strategie di assunzione e mobilità dei dipendenti. Con l’intensificarsi della “corsa all’oro” dell’IA e l’espansione di aziende concorrenti nel Regno Unito, le politiche di non concorrenza di DeepMind potrebbero essere sottoposte a maggiore scrutinio e dibattito pubblico.