Il sipario si è alzato il 20 agosto a New York, durante l’evento annuale Made by Google, e quel che si è scoperto è molto più di un semplice restyling hardware: è stata presentata la nuova generazione del Pixel, con un protagonista indiscusso — il modello linguistico avanzato Gemini — che non agisce in modo marginale, ma permea l’intero ecosistema del dispositivo.

Anziché perdersi in specifiche tecniche, l’evento ha puntato sull’impatto reale dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Ad affiancare le demo, nomi noti come il talk-show host Jimmy Fallon o le note Jonas Brothers hanno portato sul palco momenti di intrattenimento che però, dietro il sorriso, suggerivano qualcosa di più profondo: l’AI è qui, non solo come concetto, ma come presenza attiva nel quotidiano.

Il Pixel 10 è progettato per essere proattivo:

  • Magic Cue: immagina di chiamare un hotel già prenotato e vedere i dettagli della prenotazione comparire automaticamente, o di ricevere un messaggio dove ti chiedono informazioni su una cena e visualizzare subito i dati rilevanti tratti da Gmail o dal calendario. Tutto avviene in un batter d’occhio, senza che tu debba cercare manualmente.
  • Camera Coach: quest’AI è un po’ come un fotografo esperto che sussurra consigli mentre scatti: suggerisce inquadrature migliori o mostra come potrebbe apparire la foto con un diverso angolo — utile per cibi, scenari di città o tramonti, evitando elementi visivi di disturbo.

Hai presente quando vuoi modificare una foto ma ti blocca la complessità degli strumenti? Google lo ha reso un ricordo. Basta chiedere: con “Edit by asking”, l’AI interpreta la tua richiesta in lingua naturale e compie cambiamenti come:

  • migliorare la luminosità
  • rimuovere oggetti di disturbo
  • cambiare sfondo
  • aggiungere elementi visivi per dare personalità

Tutto in modo fluido, come se dialogassi con un assistente creativo.

Non tutto è ancora pronto: l’atteso editor IA “nano banana”, sulla bocca di molti, non è stato presentato — segnale che Google sta forse perfezionando i suoi modelli prima del lancio ufficiale. L’aggiornamento hardware c’è, ma non stravolge:

  • una lente teleobiettivo sui modelli base avvicina la qualità ai modelli superiori
  • il nuovo chip Tensor G5 alimenta tutti i dispositivi
  • debutta la tecnologia di ricarica magnetica PixelSnaps, simile al MagSafe di Apple

Come per una recita ben sceneggiata, su molti mercati il prezzo si fa sentire ($799 per la versione base, $1799 per la pieghevole).

Di Fantasy