Google sta aggiornando il suo chatbot Bard AI per competere meglio con ChatGPT di OpenAI. La compagnia, guidata da Sundar Pichai, ha annunciato l’ampliamento di Bard, aggiungendo la capacità di generare immagini tramite il modello AI Imagen 2 e migliorando Gemini Pro.
Bard diventa così più accessibile, offrendo un nuovo strumento gratuito per la creazione di immagini AI. Jack Krawczyk di Google sottolinea che questi aggiornamenti rendono Bard più utile e accessibile globalmente.
Inoltre, Google ha iniziato a testare un altro generatore di immagini chiamato ImageFX. Questi progressi arrivano mentre Google cerca di rimanere competitiva nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, soprattutto dopo aver lanciato Gemini in tre versioni: Nano, Pro e Ultra.
Nonostante Gemini Pro sia attualmente il modello linguistico più potente di Google, alcune valutazioni esterne lo hanno trovato meno avanzato rispetto a versioni precedenti di GPT di OpenAI. Google sta lavorando per colmare questo divario, rendendo Gemini Pro disponibile in più di 40 lingue.
Un altro importante aggiornamento è l’introduzione delle funzionalità di generazione di immagini AI in Bard, usando il modello Imagen 2. Questo permetterà a Bard di generare immagini fotorealistiche da descrizioni testuali, come “un cane che cavalca una tavola da surf”.
Durante i test, abbiamo notato che Bard può generare immagini in circa 30-40 secondi con buona coerenza, ma a volte non riesce a generare immagini, soprattutto per evitare problemi legati ai deepfake. Attualmente, non supporta modifiche alle proporzioni delle immagini o comandi in altre lingue oltre all’inglese.
Google Bard permette agli utenti di segnalare problemi legali relativi ai media generati dall’IA, come la violazione del copyright. La società limita anche la creazione di contenuti inappropriati e utilizza SynthID di Deepmind per inserire filigrane digitali nelle immagini, aiutando a distinguere tra immagini generate da AI e opere d’arte umane.