Google sta per introdurre una nuova caratteristica basata sull’intelligenza artificiale (IA) chiamata “Search Generated Experience (SGE)” nelle versioni desktop di Chrome e nelle app Google per dispositivi Android e iOS, secondo quanto riportato da TechCrunch.
SGE rappresenta una combinazione tra un servizio di ricerca e un chatbot, simile a quanto proposto da “Bing Chat” di Microsoft, e attualmente è in fase di test per un gruppo ristretto di utenti.
Le novità includono tre funzionalità chiave. Tra queste, spicca la “SGE durante la ricerca”, una caratteristica che sfrutta l’IA per sintetizzare articoli estesi. Selezionando il pulsante “Genera” nella parte inferiore della pagina dei risultati di ricerca, l’IA di SGE elenca pagine web e articoli troppo lunghi o complessi, offrendo invece informazioni chiave. È importante sottolineare che questa funzione non sarà applicabile ai contenuti a pagamento.
Inoltre, i riepiloghi generati dall’IA includeranno collegamenti che indirizzano verso sezioni specifiche degli articoli in relazione alle informazioni ricercate. Sarà anche disponibile una funzionalità di “navigazione della pagina” che formulera domande relative ad articoli correlati.
Un’ulteriore aggiunta è costituita dalla possibilità di passare il cursore su una parola specifica all’interno dei riepiloghi generati dall’IA, scatenando un pannello pop-up con definizioni e immagini correlate. Prospettivamente, Google ha annunciato che le definizioni di termini in ambiti come scienza, storia ed economia verranno riassunte e fornite mediante l’uso dell’IA generativa.
Per coloro che desiderano apprendere programmazione, SGE offre anche uno strumento per comprendere e analizzare il codice generato dall’IA. Le stringhe di codice presenti nei riepiloghi generati dall’IA saranno colorate in modo distintivo, agevolando così gli sviluppatori nell’individuare elementi chiave quali parole chiave, commenti, stringhe e altro.
“Nonostante siano trascorsi meno di tre mesi dal lancio di SGE, siamo incoraggiati dai feedback positivi iniziali”, ha dichiarato Google. “Stiamo continuamente perfezionando questa esperienza al fine di renderla ancora più intuitiva per gli utenti”.