La Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), l’autorità di regolamentazione della privacy dell’UE, ha avviato un’indagine su Google per verificare se i dati degli utenti dei motori di ricerca siano stati utilizzati correttamente per addestrare il modello di intelligenza artificiale di Google, noto come “PaLM2”, lanciato nel marzo dello scorso anno.
Il DPC ha dichiarato che questa indagine fa parte di uno sforzo più ampio per collaborare con altri regolatori dell’UE al fine di garantire che i dati personali degli utenti dell’UE siano trattati correttamente nello sviluppo di modelli e sistemi di intelligenza artificiale.
Google ha risposto affermando di “prendere molto sul serio i propri obblighi ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE” e di lavorare in modo costruttivo con il DPC per rispondere a tutte le domande.
Questa indagine si inserisce in un contesto di crescente attenzione normativa sull’uso dei dati per l’addestramento dell’IA. In passato, il DPC aveva ordinato a Meta di sospendere l’uso dei dati per l’addestramento dell’IA, portando Meta a cessare i servizi di “Meta AI” nell’UE. Recentemente, il DPC aveva citato in giudizio X (ex Twitter) per lo stesso motivo, e X ha accettato di non utilizzare i dati senza il consenso degli utenti.
Inoltre, questa settimana, la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha respinto il ricorso di Google contro una sentenza anticoncorrenza, imponendole una multa di 2,42 miliardi di euro da pagare entro sette anni.