Il 1° gennaio, l’IBM Institute for Business Value (IBV) ha pubblicato il report “Cybersecurity 2028”, frutto di un’indagine condotta su circa 1.000 dirigenti del settore sicurezza e tecnologia in 17 paesi. Lo studio evidenzia come l’intelligenza artificiale (IA) stia diventando un elemento centrale nella protezione delle infrastrutture digitali, con previsioni che indicano un aumento del 50% nell’adozione di tecnologie assistite dall’IA nei prossimi tre anni e un incremento del 63% nell’uso di funzioni di sicurezza basate sull’IA generativa.

Un aspetto particolarmente significativo emerso dal report è che il 64% degli intervistati prevede che, entro i prossimi due anni, tutti i dipendenti delle organizzazioni IT e di sicurezza informatica utilizzeranno agenti di intelligenza artificiale nel loro lavoro quotidiano. Questa previsione sottolinea l’importanza di integrare l’IA nei processi operativi per migliorare l’efficienza e la reattività delle difese informatiche.

In linea con queste tendenze, IBM ha annunciato una collaborazione con Hanon Systems, azienda globale specializzata in soluzioni di gestione dell’energia termica per il settore automobilistico. L’obiettivo di questa partnership è implementare una strategia di sicurezza basata sull’IA che includa monitoraggio in tempo reale 24 ore su 24, una soluzione avanzata di rilevamento e risposta degli endpoint (EDR) e un sistema integrato di gestione degli accessi agli account (IAM). Lee Jae-woong, amministratore delegato e responsabile dei servizi di sicurezza informatica presso IBM Consulting Korea, ha dichiarato: “Grazie al sistema globale di rilevamento e risposta alle minacce (TDR) X-Force di IBM, intendiamo rafforzare l’efficienza e l’agilità delle operazioni di sicurezza”.

Inoltre, IBM ha recentemente presentato due nuove soluzioni: il Predictive Threat Intelligence Agent (PTI) e l’Autonomous Security Operating System (ATOM). Questi strumenti sono progettati per migliorare la capacità di previsione e risposta alle minacce, sfruttando l’IA per analizzare e mitigare i rischi in tempo reale.

Il report “Cybersecurity 2028” evidenzia anche alcune sfide da affrontare. Nonostante l’entusiasmo per l’adozione dell’IA, il 62% degli intervistati ritiene che le organizzazioni stiano riponendo troppa fiducia nel potenziale trasformativo dell’IA, senza considerare adeguatamente i rischi associati. Inoltre, la carenza di competenze nel settore della cybersecurity rappresenta un ostacolo significativo, con un divario previsto di 85 milioni di professionisti entro il 2030, secondo il World Economic Forum

Di Fantasy