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Il cinema ha da sempre affascinato il pubblico con storie senza tempo, e tra queste spicca “Il Mago di Oz”, il celebre film del 1939 diretto da Victor Fleming. Recentemente, questo capolavoro è stato sottoposto a una straordinaria trasformazione grazie all’uso dell’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo di adattarlo alle moderne esigenze tecnologiche e offrire agli spettatori un’esperienza immersiva senza precedenti.​

La Las Vegas Sphere è una struttura innovativa dotata di uno schermo a LED curvo di 160.000 piedi quadrati, progettata per coinvolgere il pubblico in un’esperienza cinematografica totale. Tuttavia, la sfida principale risiedeva nel voler proiettare un film girato nel 1939 con una cinepresa da 35 mm su uno schermo così vasto. Per superare questa difficoltà, gli ingegneri di Google hanno dovuto sviluppare nuove tecniche di IA per migliorare la risoluzione del film e adattarlo alle dimensioni dell’enorme schermo. ​

Per rendere “Il Mago di Oz” adatto alla Las Vegas Sphere, Google ha utilizzato l’IA per:​

  • Miglioramento della risoluzione: L’IA ha aumentato la definizione dell’immagine, rendendo i dettagli più nitidi e adatti alle dimensioni dello schermo.​
  • Espansione degli sfondi: Grazie all’IA, sono stati aggiunti elementi visivi ai margini dello schermo, creando un’esperienza più coinvolgente per lo spettatore.​
  • Introduzione di personaggi aggiuntivi: In alcune scene, personaggi precedentemente fuori campo sono stati inseriti digitalmente, offrendo una visione più completa della storia.​

Per esempio, in una scena in cui Dorothy conversa con la zia Em e Miss Gulch, l’IA ha reso visibile anche lo zio Henry, ampliando lo sfondo e creando un ambiente più ricco e dettagliato. ​

Il progetto ha visto la collaborazione tra Google Cloud, Google DeepMind e Sphere Entertainment. Oltre all’uso dell’IA, sono stati consultati archivi storici, come sceneggiature, fotografie e disegni di produzione, per mantenere l’autenticità del film originale. Il risultato è un’opera che, pur rispettando la versione classica, offre una nuova prospettiva visiva e sensoriale. ​

La presentazione di “Il Mago di Oz” nella Las Vegas Sphere rappresenta un esempio pionieristico di come l’IA possa essere utilizzata per rivisitare e valorizzare i classici del cinema. Questo approccio potrebbe aprire la strada a nuove modalità di fruizione cinematografica, dove tecnologia e tradizione si fondono per offrire esperienze uniche al pubblico. James L. Dolan, CEO di Sphere Entertainment, ha espresso ottimismo riguardo all’impatto che questa innovazione avrà sull’industria cinematografica, affermando: “Non vedo l’ora che l’industria cinematografica e televisiva veda quello che abbiamo fatto. Credo che cadrà loro la mascella.”

Di Fantasy