HPE e Eni Uniscono le Forze per Creare un Supercomputer Avanzato per l’Intelligenza Artificiale

Hewlett Packard Enterprise sta sviluppando un avanzato supercomputer, denominato HPC6, per Eni, uno dei principali produttori globali di energia. L’obiettivo di Eni è utilizzare questa potente risorsa computazionale per spingere l’innovazione nel campo della transizione energetica, sfruttando la modellazione e la simulazione basate sull’intelligenza artificiale. Eni, che già utilizza supercomputer per avanzare verso l’obiettivo di zero emissioni nette, vedrà in HPC6 uno dei supercomputer aziendali più avanzati a livello mondiale, una caratteristica solitamente riservata a enti governativi e istituti di ricerca.

Priorità all’Efficienza Energetica e Innovazione

HPC6 si distinguerà per il suo impegno verso l’efficienza energetica e la ricerca di nuove fonti energetiche sostenibili. Il sistema sarà equipaggiato con l’hardware HPE Cray EX4000, che include processori AMD EPYC™ e acceleratori AMD Instinct™, tecnologie all’avanguardia che alimentano anche il supercomputer più veloce del mondo. Queste soluzioni sono destinate a potenziare la capacità di Eni di esplorare e sviluppare risorse energetiche alternative, come le energie rinnovabili, con una potenza di calcolo teorica massima di 600 petaFLOP/s.

Antonio Neri, Presidente e CEO di HPE, sottolinea la sfida che le aziende affrontano nel bilanciare le grandi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale con la necessità di limitare l’impatto ambientale di tali tecnologie. HPE si impegna a fornire soluzioni che minimizzino il consumo energetico pur massimizzando l’efficacia operativa, contribuendo agli sforzi di decarbonizzazione di Eni.

Implementazione nel Green Data Center di Eni

Il supercomputer HPC6 troverà casa nel Green Data Center di Eni, situato in Italia, che sarà ottimizzato per accogliere le tecnologie di raffreddamento diretto a liquido (DLC) di HPE, più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai tradizionali sistemi di raffreddamento ad aria. Inoltre, HPC6 beneficerà di HPE Slingshot Interconnect, una soluzione di rete performante progettata per carichi di lavoro di livello exascale, e di HPE Cray ClusterStor E1000, un sistema di storage di file parallelo che promette prestazioni elevate ed efficienti.

Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di HPE Italia, ha esaltato l’importanza del supercalcolo e dell’intelligenza artificiale nella promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione. La collaborazione con Eni rappresenta un impegno condiviso verso lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica, allineando gli sforzi di entrambe le organizzazioni nella ricerca di soluzioni energetiche innovative per il futuro.

Di ihal