L’esercito israeliano e il servizio di sicurezza nazionale stanno attualmente sperimentando l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa nei loro rispettivi ambiti di lavoro. Il servizio di sicurezza Shin Bet sta impiegando questa tecnologia per contrastare le minacce in arrivo. Allo stesso tempo, i test condotti dalle forze di difesa israeliane hanno ottenuto risultati promettenti, tanto da far prevedere a alcuni leader che nei prossimi anni l’IA generativa contribuirà a gestire l’intero esercito.
Numerose startup israeliane si sono posizionate in prima linea nello sviluppo dell’IA generativa. D-ID, Loora e AI21 sono solo alcune delle aziende nel paese che stanno costruendo una base di clienti e racimolando finanziamenti per i loro progetti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Pertanto, l’interesse dimostrato dal governo risulta coerente. Lo Shin Bet, l’equivalente israeliano dell’FBI, ha annunciato di essere al lavoro per sviluppare un proprio modello fondativo di IA generativa. L’obiettivo è utilizzare tali modelli per individuare potenziali problematiche estrapolate dai dati di sorveglianza, un compito che richiederebbe una quantità di tempo enorme se fosse svolto dagli esseri umani. L’intelligenza artificiale potrebbe addirittura collaborare con un analista umano per esaminare le anomalie segnalate in precedenza e aiutare a decidere se necessitano di ulteriori indagini.
“La tecnologia dell’IA è stata integrata in modo naturale all’interno del sistema di intercettazione dello Shin Bet”, ha affermato il direttore Ronen Bar durante un discorso tenuto alla conferenza Cyber Week presso l’Università di Tel Aviv. “Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, siamo riusciti a individuare un numero significativo di minacce”.
Contemporaneamente, le forze di difesa israeliane stanno riflettendo su un futuro costruito sull’IA generativa sin dalle sue fasi iniziali. Il Maggiore Generale Eran Niv, comandante dell’Information Technology e Cyber Command dell’IDF, ha condiviso questa prospettiva durante la stessa conferenza Cyber Week. Ha incoraggiato le aziende e gli enti governativi a investire nell’IA generativa, sottolineandone la necessità per condurre operazioni su scala globale. In particolare, ha evidenziato come ogni componente di un esercito moderno possa raccogliere informazioni, ma l’analisi di tali dati per individuare modelli e informazioni rilevanti richiede un’intelligenza artificiale in grado di comunicare il loro significato agli esseri umani.
“L’intelligenza artificiale è un fenomeno in espansione e in rapida evoluzione, con un focus sempre maggiore sull’IA generativa. Questa rivoluzione sta ampliando le nostre capacità, ma allo stesso tempo aumenta la nostra dipendenza dall’infrastruttura digitale in tutti i settori”, ha affermato Niv. “Prevedo che entro pochi anni ogni aspetto delle operazioni militari si baserà su informazioni generate dall’IA. Senza una solida ed efficace infrastruttura digitale, nessuno sarà in grado di condurre una guerra in qualsiasi ambito”.