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Nel settore della traduzione automatica, dominato da giganti come Google Translate e DeepL, emerge un’innovazione tutta italiana: Lara V2. Sviluppata dall’azienda romana Translated, fondata nel 1999 da Isabelle Andrieu e Marco Trombetti, Lara V2 rappresenta un’evoluzione significativa nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla traduzione.

A differenza di altri sistemi che puntano esclusivamente sull’automazione, Lara V2 adotta un modello ibrido che integra l’intelligenza artificiale con l’expertise dei traduttori professionisti. Questa sinergia consente di ottenere traduzioni non solo accurate, ma anche contestualizzate e culturalmente sensibili. Marco Trombetti, CEO di Translated, sottolinea come l’IA non sostituisca l’umano, ma lo potenzi, offrendo un’efficienza e una qualità eccezionali quando si lavora insieme ai traduttori professionisti.

Lara V2 è alimentata da un nuovo tokenizzatore che supera le limitazioni dei modelli linguistici tradizionali nella gestione dei dati multilingue. La metodologia proprietaria Trust-Attention V2 attribuisce maggiore importanza ai dati di alta qualità durante l’addestramento, migliorando così la precisione delle traduzioni. Inoltre, gli utenti possono caricare glossari e memorie di traduzione, garantendo coerenza terminologica in tutti i contenuti.

Con il supporto per 50 lingue e 18 varianti linguistiche regionali, Lara V2 si propone come una soluzione versatile e potente nel campo della traduzione automatica. La capacità di spiegare le proprie scelte traduttive e di adattarsi alle specificità culturali rende Lara V2 un concorrente temibile per i leader del settore. In un mercato sempre più competitivo, l’approccio innovativo e umano-centrico di Lara V2 potrebbe segnare una svolta nella traduzione automatica.

Di Fantasy