The Nature Conservancy (TNC) ha annunciato con entusiasmo che, grazie all’utilizzo dell’analisi delle immagini basata sull’intelligenza artificiale (AI), sono state scoperte altre due specie di uccelli marini nell’atollo di Palmyra. Questo sviluppo segue il successo delle iniziative di attrazione degli uccelli marini, documentato all’inizio di quest’anno con l’osservazione di un pulcino di sterna dal dorso grigio.
L’AI ha giocato un ruolo cruciale in questa scoperta, grazie a uno strumento chiamato Rapid Automatic Image Detection (RAIC), sviluppato dal partner di TNC, Synthetaic. Gli scienziati hanno utilizzato questo strumento per identificare una berta maggiore (Procelsterna cerulea) e una berta cuneata (Puffinus pacificus) nell’atollo di Palmyra.
In passato, si credeva che entrambe queste specie di uccelli fossero state estirpate o localmente estinte durante la Seconda Guerra Mondiale, in gran parte a causa delle perturbazioni dell’habitat e dell’introduzione di ratti predatori e invasivi.
TNC raccoglie regolarmente immagini aeree tramite droni per osservare, misurare e valutare la salute dell’ecosistema dell’atollo. Tuttavia, la quantità di dati generati da questi droni è enorme e difficilmente gestibile per gli esseri umani. Qui entra in gioco l’AI di Synthetaic, che analizza le immagini e rileva corrispondenze, in questo caso, gli uccelli marini.
Alex Wegmann, scienziato capo di Island Resilience di TNC, ha dichiarato: “Non avremmo mai scoperto nessuna di queste specie di uccelli analizzando manualmente i dati delle immagini. C’erano troppi dati da esaminare, le immagini erano troppo complesse e stavamo cercando diverse specie di uccelli. L’analisi dei dati tramite RAIC ci ha permesso di accedere a informazioni su questi uccelli in modo altrimenti impossibile”.
Dal 2020, TNC e i suoi partner hanno lavorato per reintrodurre otto specie di uccelli marini originariamente presenti nella regione ma attualmente assenti nell’atollo di Palmyra. TNC e il Servizio di Pesca e Fauna Selvatica degli Stati Uniti gestiscono congiuntamente l’atollo di Palmyra come riserva e stazione di ricerca del TNC all’interno di un National Wildlife Refuge. Il ritorno degli uccelli è parte di un più ampio piano di ripristino a lungo termine dell’atollo, che include l’eradicazione dei ratti e il ripristino della foresta tropicale.
Katie Franklin, responsabile della strategia di conservazione dell’isola di Palmyra, ha sottolineato l’importanza degli uccelli marini: “Gli uccelli marini sono cruciali perché il loro guano, ricco di sostanze nutritive, svolge un ruolo fondamentale nella salute degli ecosistemi degli atolli, contribuendo alla loro resilienza ai cambiamenti climatici”.
Synthetaic ha collaborato con TNC attraverso il programma AI for Impact, che si propone di aiutare le organizzazioni no-profit a utilizzare il RAIC per ottenere risultati concreti nel mondo reale. Akasha Sutherland, direttore del programma AI for Impact, ha affermato: “È un onore mettere questo strumento nelle mani di organizzazioni che affrontano alcuni dei problemi più importanti del mondo”.
Oltre alla scoperta di nuove specie di uccelli marini, l’AI for Impact ha anche trovato applicazioni in operazioni di ricerca e salvataggio e nell’identificazione di fonti di emissioni di metano.
L’esperienza di TNC nell’utilizzo di RAIC per analizzare le immagini dei droni dimostra chiaramente il valore di questa tecnologia per la conservazione ambientale. Questo strumento non solo aiuta TNC a rispondere a domande cruciali sulla popolazione e sugli habitat degli uccelli marini, ma diventa anche parte essenziale del kit di strumenti di misurazione per una coalizione che sta svolgendo un lavoro simile nell’atollo di Tetiꞌaroa.
Alex Wegmann ha concluso: “Credo fermamente che ciò che stiamo facendo a Palmyra sia scalabile e ripetibile, e strumenti come RAIC lo rendono possibile”.