Recentemente, Manus AI, sviluppatore dell’agente di intelligenza artificiale “Manus”, ha riconosciuto l’impiego del modello Claude 3.5 di Anthropic nella sua piattaforma. Questa ammissione è avvenuta dopo che un tester ha analizzato il codice runtime di Manus, rivelando l’utilizzo di Claude 3.5 con 29 strumenti integrati.

In risposta, il CTO di Manus AI, Jiichao, ha confermato su X (precedentemente Twitter) che, oltre a Claude, l’azienda utilizza vari modelli Q1 fine-tuned. Ha inoltre annunciato che stanno testando internamente Claude 3.7 e prevedono di implementarlo prossimamente. Jiichao ha sottolineato l’impegno di Manus AI verso l’open source, indicando l’intenzione di rendere pubblici diversi componenti della loro tecnologia nel prossimo futuro.

Pierre Carl Langlais, co-fondatore della startup AI Players e tester di Manus, ha espresso preoccupazioni riguardo alla comunicazione di Manus AI. In un post su LinkedIn, ha affermato che, sebbene il prodotto non sia intrinsecamente negativo, la comunicazione ingannevole riguardo all’esistenza di un modello di agente proprietario e l’hype generato da alcuni influencer cinesi sono problematici.

Questo sviluppo solleva questioni sulla trasparenza nell’uso dei modelli AI e sull’importanza di comunicazioni chiare da parte delle aziende tecnologiche. Manus AI, seguendo la tradizione open source, intende promuovere una maggiore apertura nella comunità AI. La decisione di rendere pubblici alcuni componenti potrebbe favorire collaborazioni e innovazioni future.

Di Fantasy