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Menti brillanti si contendono posti da sogno nelle più avanzate aziende tecnologiche, offerte di lavoro stellari vengono lanciate a esperti di intelligenza artificiale, machine learning e sviluppo software… eppure, il titolo più ricercato nei colloqui di lavoro rimane quello di esperto in Microsoft Excel. Sì, il tranquillo—e per molti anche rassicurante—foglio di calcolo che ha compiuto quasi quarant’anni, continua a regnare incontrastato nel panorama tech contemporaneo.

Uno studio di Course Report, basato sull’analisi di oltre 12 milioni di annunci di lavoro tecnologico pubblicati su Indeed, rivela un dato quasi surreale: Excel appare in ben 531.000 annunci, staccando nettamente le cariche più trendy come Python (67.000) e SQL (60.000). In confronto, termini emergenti come machine learning (31.000) e intelligenza artificiale (25.000) sembrano quasi spettatori.

Un articolo di Business Insider rilancia la notizia sottolineando quanto Excel sia ancora il vero cuore pulsante della gestione dati, la base su cui si fondano decisioni e analisi in ogni settore tech, anche nell’era dell’AI.

In un mondo dove tutto cambia a velocità supersonica, perché un software nato nel 1985 mantiene un ruolo così centrale? Le risposte emergono da chi vive l’innovazione dall’interno. Excel non è solo uno strumento, è il linguaggio che i business users conoscono e comprendono. Rajoshi Rossi, co-fondatrice di PromptQL, lo descrive come un’interfaccia radicata nel modo di pensare e lavorare di chi agisce nel mondo aziendale. Anche il dato più sofisticato deve arrivare nel suo formato per essere accolto. Come sottolinea Pukar Hamal, CEO di SecuritPal: “Dietro ogni chatbot sofisticato c’è Excel” — nelle aziende B2B, il foglio di calcolo è dove si prendono decisioni e si muovono soldi.

Le skill AI rimangono tra le più pagate: uno specialista in machine learning può raggiungere stipendi fino a 200.000 $, mentre giganti come Meta, Google o OpenAI legano i loro pacchetti ai milioni. Ma, ecco il paradosso, la scarsità di talenti rende queste posizioni rare e difficili da ottenere. In confronto, Excel può apparire meno “scintillante”, ma la sua diffusione lo rende una competenza alla portata di molti. È un’abilità concreta, tangibile, che continua a essere essenziale e diffusa.

Al di là del settore tech, Excel è una risorsa chiave in moltissime altre aree:

  • secondo GoSkills, il 29% dei responsabili per la formazione identifica Excel come la competenza più richiesta tra i dipendenti. In posizioni amministrative e tecniche, il possesso di competenze in Excel può aumentare la retribuzione del 12%.
  • Su Indeed, una guida specializzata racconta come Excel trasformi il CV: da strumento di base a trampolino di lancio, grazie a funzioni avanzate come tabelle pivot, formule complesse, VBA, macros e Power Pivot.
  • Diversi ruoli—analisti, contabili, manager, sviluppatori—chiedono Excel come strumento quotidiano, una competenza spesso “nascosta” ma sempre richiesta.

In un mondo che corre verso l’innovazione, l’AI e il cloud, Microsoft Excel continua a essere il faro stabile nella gestione dei dati. Non è glamour, non promette contratti milionari, ma è affidabile, universale e pragmatico. Rimane la base su cui si costruisce l’analisi, l’interpretazione e la decisione.

Che tu voglia entrare nel mondo tech, avanzare nella carriera o semplicemente essere efficace nel lavoro quotidiano, padroneggiare Excel è ancora uno dei migliori investimenti professionali possibili.

Di Fantasy