Microsoft sta promuovendo con decisione l’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) in tutta l’azienda con l’obiettivo di incrementare la produttività e migliorare i risultati commerciali. Tuttavia, questa strategia si accompagna a una significativa riduzione del personale, che quest’anno ha raggiunto circa 15.000 licenziamenti, alimentando preoccupazioni tra i dipendenti.

Durante un evento interno, Judson Althoff, Chief Commercial Officer di Microsoft, ha evidenziato come l’introduzione dell’IA abbia portato a benefici tangibili. In particolare, l’automazione delle operazioni nei centri clienti ha permesso di risparmiare oltre 500 milioni di dollari, migliorando al contempo la soddisfazione sia dei clienti sia degli stessi dipendenti. L’intelligenza artificiale sta inoltre automatizzando molte delle fasi iniziali di consulenza e vendita rivolte alle piccole e medie imprese, un segmento che già genera milioni di dollari di fatturato grazie a queste innovazioni.

Althoff ha sottolineato che l’IA non si limita a sostituire alcune attività, ma contribuisce attivamente all’aumento dei ricavi e all’efficienza in vari ambiti, tra cui le vendite, l’assistenza clienti e lo sviluppo software. A questo proposito, Microsoft utilizza il proprio strumento di codifica AI, “GitHub Copilot”, che produce automaticamente il 35% del codice necessario per lo sviluppo di nuovi prodotti, accelerandone notevolmente il lancio sul mercato.

L’impatto dell’IA è evidente anche nel settore vendite: i commerciali che si avvalgono dell’assistente AI “Copilot” generano un numero maggiore di lead, chiudono contratti con più rapidità e registrano una crescita media delle vendite del 9%.

Tuttavia, l’enorme promozione dell’intelligenza artificiale convive con una ristrutturazione aziendale che ha provocato tensioni e ansia tra i dipendenti, preoccupati per la possibilità di essere sostituiti. I tagli al personale si sono concentrati soprattutto nei reparti vendite e assistenza clienti, settori direttamente interessati dall’automazione.

In risposta a queste preoccupazioni, Brad Smith, presidente di Microsoft, ha chiarito che i recenti licenziamenti non sono stati causati direttamente dall’introduzione dell’IA. Smith ha inoltre annunciato un piano di donazioni per 4 miliardi di dollari destinati allo sviluppo tecnologico nel campo dell’educazione, sottolineando come la diffusione dell’IA debba essere accompagnata da un investimento nella crescita delle competenze e da uno sviluppo inclusivo.

Questo scenario riflette come Microsoft, la più grande azienda tecnologica al mondo, stia già ottenendo un ritorno sull’investimento grazie all’intelligenza artificiale, ponendo un esempio che altre grandi aziende osservano con attenzione. Infatti, Microsoft ha anche comunicato che l’uso dell’IA sarà considerato nelle valutazioni del personale per alcuni dipendenti.

Anche altre grandi realtà tecnologiche, come Salesforce, Google e Meta, stanno investendo attivamente nell’automazione dei processi lavorativi tramite intelligenza artificiale, e alcune parti significative del lavoro interno sono già svolte da sistemi AI.

Di Fantasy