A Napoli, città da sempre custode di tradizioni e maestranze artigianali, si apre oggi un capitolo inedito nell’incontro tra moda e tecnologia: grazie a un’innovativa applicazione dell’intelligenza artificiale, fare shopping online non sarà più un gesto slegato dalla concretizzazione dell’abito sul proprio corpo, ma un’esperienza immersiva e interattiva. Corporente Studios, startup nata nel cuore del territorio partenopeo, ha infatti messo a punto Virtual Try On, una piattaforma che consente agli utenti di “indossare” virtualmente i capi selezionati sul proprio smartphone o tablet, ottenendo risultati fotorealistici in pochi secondi. Questa svolta è destinata a cambiare il modo di acquistare, riducendo l’incertezza tipica dello shopping a distanza e aprendo nuove prospettive per l’e-commerce di moda.

Alle spalle di Virtual Try On c’è un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione, durato diversi mesi e caratterizzato da continui test su modelli di intelligenza artificiale e algoritmi di stable diffusion. L’obiettivo dichiarato dagli sviluppatori è sempre stato quello di avvicinare la resa visiva a quella reale, affinando ogni minimo dettaglio: il drappeggio dei tessuti, il comportamento della luce sui materiali, la vestibilità in funzione del corpo dell’utente. Tanto studio ha richiesto non solo competenze ingegneristiche di avanguardia, ma anche un occhio attento alla moda e alla morfologia umana, per garantire che l’immagine generata rispondesse alle aspettative di precisione e naturalezza del pubblico più esigente

La prima applicazione pratica di questa tecnologia è approdata su MF Moda, l’app di e-commerce ideata da Michele Franzese, realtà napoletana già nota per la sua cura nell’offerta di brand e collezioni di alta qualità. Il funzionamento è sorprendentemente semplice: dopo aver scelto il capo desiderato, il cliente scatta o carica una foto a figura intera su cui l’algoritmo opera in background, “vestendo” il modello digitale con il nuovo outfit. In pochi secondi l’utente può vedere se la lunghezza, il taglio e il colore dell’abito si armonizzano con la propria fisionomia, creando diverse combinazioni di look ancor prima di procedere all’acquisto. Un’esperienza che unisce l’emozione del camerino fisico con la comodità dello smartphone.

Al momento, la funzione Virtual Try On è disponibile in anteprima esclusiva per dispositivi Apple, mentre gli utenti Android dovranno attendere il prossimo aggiornamento dell’app. Questo lancio graduale riflette la volontà degli sviluppatori di monitorare attentamente performance e feedback, correggendo eventuali anomalie prima di un rilascio su scala più ampia. L’attesa non sarà però lunga: grazie alla risposta entusiasta dei primi tester, MVP moda prevede di estendere il servizio a tutti i sistemi operativi entro l’autunno. Nel frattempo, l’anteprima Apple rappresenta un banco di prova d’eccellenza per misurare la scalabilità e la robustezza del sistema.

Oltre all’aspetto tecnico, l’esperienza Virtual Try On pone interrogativi interessanti sul futuro della relazione tra consumatore e moda. Se oggi l’incertezza sul risultato può essere superata con un semplice click, domani potremmo immaginare un dialogo ancora più evoluto, in cui l’intelligenza artificiale suggerisca abbinamenti, parquet di colori e persino personalizzazioni sartoriali in base ai gusti e ai dati biometrici dell’utente. Il confine tra e-commerce e styling personale diventa, così, sempre più sfumato: l’algoritmo non sostituisce il consulente di moda, ma ne moltiplica le potenzialità, offrendo uno “stylist digitale” sempre a portata di tasca.

Di Fantasy