Bradford Smith, un uomo di 44 anni affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ha recentemente condiviso un video di 9 minuti e 42 secondi intitolato “Elon Musk Made Me Speak Again” su X (precedentemente noto come Twitter). In questo video, Smith racconta come l’impianto del chip cerebrale di Neuralink gli abbia restituito la capacità di comunicare, nonostante la paralisi totale causata dalla SLA.

Smith è il terzo paziente al mondo a ricevere l’impianto di Neuralink e il primo con SLA. La SLA è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, portando a una progressiva perdita di mobilità e, in molti casi, alla perdita della capacità di parlare. Nel caso di Smith, la malattia ha compromesso la sua capacità di muoversi e parlare, lasciandolo con il solo controllo degli occhi e di alcuni movimenti facciali.

Prima dell’impianto, Smith utilizzava un sistema di comunicazione basato sul movimento degli occhi, ma questo metodo era limitato e funzionava solo in ambienti con scarsa illuminazione. Con l’impianto di Neuralink, Smith è ora in grado di controllare un cursore su un MacBook Pro utilizzando segnali cerebrali, permettendogli di scrivere, navigare su Internet e interagire con dispositivi digitali in modo più naturale e indipendente.

Il chip impiantato nella corteccia motoria di Smith è dotato di 1.024 elettrodi che rilevano l’attività neurale e la trasmettono a un computer tramite Bluetooth. Inizialmente, Smith ha provato a utilizzare il movimento delle mani per controllare il cursore, ma ha scoperto che il movimento della lingua e la contrazione della mascella erano più efficaci per interagire con il sistema.

Una delle caratteristiche più straordinarie di questa tecnologia è l’uso dell’intelligenza artificiale per ricreare la voce di Smith. Utilizzando registrazioni precedenti alla perdita della sua capacità di parlare, un modello AI è stato addestrato per generare una voce sintetica che replica quella di Smith, permettendogli di “parlare” nei suoi video e comunicazioni.

In un video separato, Elon Musk ha chiamato Smith per congratularsi con lui e ha espresso la speranza che questa tecnologia possa essere un cambiamento radicale nella sua vita. Smith ha condiviso che, grazie a Neuralink, è ora in grado di comunicare all’aperto e partecipare a eventi sociali, come una partita di calcio del figlio, dove è riuscito a “parlare” con gli altri spettatori.

Questa innovazione rappresenta un passo significativo nel campo delle interfacce cervello-computer e offre nuove speranze per le persone affette da malattie neurodegenerative come la SLA. Nonostante le sfide associate all’impianto, come il rischio di infezioni o danni cerebrali, i benefici potenziali, come il recupero della comunicazione e dell’autonomia, sono notevoli.

La storia di Bradford Smith dimostra come la tecnologia possa trasformare la vita delle persone, restituendo loro la capacità di comunicare e interagire con il mondo che li circonda.

Di Fantasy