La startup all’avanguardia nell’ambito delle immagini generate dall’intelligenza artificiale, Midjourney, ha introdotto una funzionalità di riempimento generativo che sta rapidamente guadagnando il soprannome di potenziale punto di svolta. Questa mossa mette Midjourney in una competizione diretta con il Generative Fill di Adobe Photoshop.
L’utilizzo sempre più diffuso degli strumenti di generazione di immagini basati sull’intelligenza artificiale coinvolge l’aggiunta di nuovi elementi in immagini preesistenti, adattandoli allo stile dell’originale. Questo processo è spesso denominato “riverniciatura”, “riempimento” o “riempimento” e si basa su un processo di fondo simile.
Più avanzato rispetto al taglia e incolla tradizionale, queste funzionalità permettono agli utenti di selezionare un’area dell’immagine e, semplicemente digitando una descrizione del nuovo elemento, generare automaticamente oggetti o soggetti che si integrano perfettamente con l’immagine esistente. L’intelligenza artificiale è in grado anche di rimuovere, sostituire o adeguare gli elementi presenti nell’immagine, basandosi sulle indicazioni dell’utente.
Questo processo di intelligenza artificiale risulta incredibilmente intuitivo ed efficiente, semplificando drasticamente il processo di modifica delle immagini.
La recente funzionalità introdotta da Midjourney, chiamata “Vary (regione)”, permette agli utenti di selezionare aree specifiche di un’immagine generata da Midjourney e “riavviarle” per ottenere risultati differenti. Attraverso un’interfaccia su Discord, è possibile accedere agli strumenti di selezione rettangolare o a lasso. Dopo aver scelto l’area da modificare e aver cliccato su “Invia”, l’intelligenza artificiale cercherà di generare automaticamente la parte selezionata dell’immagine.
Inoltre, è possibile utilizzare il testo per generare una nuova area. Basta digitare “/settings”, attivare la “modalità remix” e si potrà accedere a una casella di testo nell’editor descritto in precedenza. Questo fornisce un maggiore controllo e personalizzazione.
Fino ad ora, Adobe Photoshop è stato il punto di riferimento nell’editing delle immagini, e la sua funzionalità di riempimento generativo, lanciata a maggio 2023, è stata accolta con entusiasmo da designer, illustratori e utenti di intelligenza artificiale. Tuttavia, con l’introduzione della funzionalità “Vary (regione)” da parte di Midjourney, il panorama sta cambiando. I confronti diretti tra i due strumenti sono già iniziati sui social media, raccogliendo impressioni positive.
Da considerare è che, al momento, è possibile utilizzare lo strumento di riempimento solo su immagini generate da Midjourney, in quanto non è ancora supportato il caricamento di contenuti personali.
La quota annuale di abbonamento a Photoshop, pari a circa $240, rende Midjourney una scelta più economica per sfruttare queste nuove funzionalità. Il piano base di Midjourney ha un costo di soli $10 al mese, o $96 per un abbonamento annuale, ma va notato che offre un set di strumenti più limitato rispetto a Photoshop.
Sebbene c’è una curva di apprendimento da considerare, Midjourney fornisce alcuni suggerimenti su come massimizzare l’efficacia delle nuove funzionalità. “Vary (regione)” funziona meglio su aree più ampie, circa dal 20% al 50% dell’immagine. Per modifiche più sottili, lo strumento “Vary (sottile)” è raccomandato. Mantenere i suggerimenti coesi con il contesto generale dell’immagine è importante per ottenere risultati soddisfacenti.
In sintesi, Midjourney ha introdotto una nuova e conveniente opzione nel panorama del software creativo con la sua funzionalità di riempimento AI “Vary (regione)”. Questo strumento sfida il Generative Fill di Adobe Photoshop, fornendo agli utenti un modo fresco e divertente per dare nuova vita alle loro immagini generate.