Negli ultimi giorni, OpenAI e Perplexity hanno annunciato nuove collaborazioni con importanti editori per integrare i loro contenuti nei rispettivi sistemi di intelligenza artificiale. Queste iniziative mirano a migliorare la qualità delle informazioni fornite agli utenti e a mantenere la rilevanza nel panorama competitivo dell’IA.

Perplexity, un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, ha ampliato il suo programma per editori includendo quindici nuovi partner, tra cui ADWEEK, Blavity, DPReview, Gear Patrol, The Independent, Lee Enterprises, Los Angeles Times, MediaLab, Mexico News Daily, Minkabu Infonoid, NewsPicks, Prisa Media, RTL Germany (con i marchi stern e ntv) e World History Encyclopedia. Questo si aggiunge ai partner precedenti come TIME, Der Spiegel, Fortune, Entrepreneur, The Texas Tribune e WordPress.com. Attraverso questo programma, Perplexity condivide con gli editori i ricavi generati dalla pubblicità e offre accesso alle proprie API e supporto per sviluppatori, oltre a un anno gratuito di Perplexity Enterprise Pro per l’intera organizzazione.

Parallelamente, OpenAI ha ampliato il suo programma di partnership con gli editori collaborando con Future, proprietario di oltre 200 marchi tra cui PC Gamer, TechRadar, Tom’s Guide e The Week. Questa collaborazione consente a ChatGPT di offrire agli utenti informazioni più coinvolgenti, aggiornate e affidabili provenienti da una gamma di fonti specialistiche. Brad Lightcap, COO di OpenAI, ha dichiarato: “Questa partnership ci permette di migliorare l’esperienza di ChatGPT fornendo un accesso più ampio a informazioni coinvolgenti, aggiornate e affidabili da una gamma di fonti specialistiche”.

Negli ultimi mesi, OpenAI ha stretto accordi con editori di rilievo come Condé Nast, che include marchi come Vogue, The New Yorker e Wired, oltre ad Associated Press, Springer, The Atlantic e Vox Media. Queste partnership mirano a integrare contenuti di alta qualità nei modelli di IA, garantendo al contempo che gli editori ricevano una giusta compensazione per l’uso dei loro contenuti.

L’introduzione del prototipo SearchGPT da parte di OpenAI rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione di funzionalità di ricerca avanzate, rendendo più rapido e intuitivo l’accesso a informazioni e fonti affidabili. Questa mossa intensifica la competizione tra OpenAI e Perplexity, con una chiara divisione tra gli editori su quale piattaforma scegliere. Inoltre, OpenAI sta esplorando la possibilità di integrare annunci pubblicitari all’interno della piattaforma, nonostante le riserve iniziali del CEO Sam Altman.

Queste iniziative riflettono un cambiamento significativo nel rapporto tra le aziende di intelligenza artificiale e l’industria dei media. Collaborando con gli editori, OpenAI e Perplexity mirano a garantire che i loro modelli di IA siano alimentati da contenuti accurati e aggiornati, offrendo al contempo nuove opportunità di monetizzazione per gli editori in un panorama mediatico in evoluzione.

Tuttavia, queste partnership sollevano anche questioni riguardanti l’uso dei contenuti e la trasparenza. Alcuni editori hanno espresso preoccupazioni sull’utilizzo non autorizzato dei loro contenuti da parte di piattaforme di IA, portando a tensioni e, in alcuni casi, a azioni legali. Ad esempio, il New York Times ha inviato una lettera di diffida a Perplexity, accusandola di violare i diritti d’autore attraverso la raccolta non autorizzata di dati dal suo sito web.

Di Fantasy