Nel settore sempre più competitivo dell’infrastruttura per l’intelligenza artificiale, la partnership tra OpenAI e Oracle si distingue per numeri impressionanti. L’accordo, firmato il 22 luglio 2025, prevede la realizzazione di un data center da 4,5 gigawatt negli Stati Uniti, capace di supportare fino a due milioni di GPU. È un investimento colossale, equivalente alla potenza elettrica di due Hoover Dam, che testimonia la corsa senza sosta verso risorse computazionali sempre più massicce.
Per OpenAI, la collaborazione con Oracle rappresenta un passo fondamentale per garantire latenza ridotta e scalabilità globale, grazie alla rete di fibra dedicata e ai servizi gestiti di prossimità. Oracle, che da tempo punta a rafforzare la propria presenza nel cloud AI, mette a disposizione la propria esperienza in ingegneria dei data center, tra sistemi di raffreddamento avanzati e requisiti di sicurezza militare.
Insieme, le due aziende intendono realizzare una piattaforma altamente efficiente, in grado di sostenere i futuri modelli di generazione automatica di codice, simulazioni scientifiche e agenti intelligenti sempre più complessi.
Il progetto si inserisce in un contesto di investimenti che, stando alle stime recenti, potrebbe superare i 500 miliardi di dollari complessivi entro il 2030 per infrastrutture AI su larga scala. In un’epoca in cui la capacità di calcolo è diventata un fattore critico di vantaggio competitivo, la sfida consiste non solo nell’aumentare i megawatt, ma anche nel ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni di energy reuse e fonti rinnovabili integrate. OpenAI e Oracle affermano che il nuovo data center sarà alimentato almeno per il 60% con energia green, aprendo la strada a un modello di AI più sostenibile.