Durante un recente evento con gli analisti al CES, Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha espresso scetticismo riguardo alla tempistica per l’avvento dei computer quantistici realmente utili, stimando un periodo compreso tra 15 e 30 anni. Questa affermazione ha avuto un impatto significativo sul mercato, portando a una perdita di circa 8 miliardi di dollari nel valore delle azioni delle aziende del settore quantistico.

In particolare, le azioni di IonQ sono diminuite del 31,65%, quelle di Rigetti Computing del 37,25% e D-Wave Quantum ha registrato un calo del 25,61%. Queste flessioni seguono l’annuncio di Google, avvenuto a dicembre, relativo al chip quantistico Willow da 105 qubit, parte del suo piano per sviluppare un sistema quantistico con 1 milione di qubit.

Le dichiarazioni di Huang hanno suscitato reazioni da parte di leader del settore. Alan Baratz, CEO di D-Wave Quantum, ha contestato le affermazioni definendole “completamente errate”, sottolineando che D-Wave offre già oggi soluzioni quantistiche commerciali utilizzate da clienti come Mastercard e NTT Docomo. Baratz ha inoltre evidenziato che i computer quantistici di D-Wave risolvono in minuti problemi che ai supercomputer richiederebbero milioni di anni.

È interessante notare che, nonostante le sue dichiarazioni, NVIDIA sta attivamente assumendo ingegneri specializzati in calcolo quantistico, suggerendo un impegno dell’azienda nello sviluppo di questa tecnologia.

Di Fantasy