Red Hat, noto fornitore di soluzioni open-source per le imprese, sta ampliando la sua offerta nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Durante il recente Red Hat Summit 2025 a Boston, l’azienda ha presentato nuove capacità per scalare un’IA aperta e flessibile, integrando il motore di inferenza vLLM di UC Berkeley e Meta’s Llama 4 nella sua piattaforma IA. Inoltre, ha introdotto llm-d, un framework nativo di Kubernetes per flussi di lavoro IA containerizzati, mirato a democratizzare l’IA in ambienti on-premises, cloud e edge.

Ameeta Roy, Senior Director di Solution Architecture presso Red Hat, ha sottolineato che l’obiettivo dell’azienda è rendere l’IA utilizzabile, flessibile e pronta per la produzione, senza sacrificare la scelta, l’apertura o la scalabilità. Ha aggiunto che Red Hat sta colmando il divario tra l’innovazione IA upstream nel mondo open-source e il deployment a livello aziendale.

L’acquisizione di Neural Magic, uno dei principali contributori di vLLM, ha potenziato le capacità di inferenza di Red Hat, consentendo una riduzione dei costi e della latenza senza compromettere l’accuratezza. Inoltre, llm-d, supportato da Red Hat, IBM Research, Google, Nvidia e altri, applica logiche simili a quelle di Kubernetes per orchestrare carichi di lavoro di inferenza su larga scala.

Red Hat sta anche collaborando con Meta’s Llama Stack e supportando lo standard Model Context Protocol (MCP), che facilita la coordinazione tra modelli in compiti multi-agente complessi. Queste iniziative riflettono l’impegno di Red Hat nel promuovere un’infrastruttura IA aperta e interoperabile.

Per le imprese interessate a formare i propri modelli, Red Hat offre strumenti come InstructLab, che consente agli esperti di dominio di generare coppie domanda-risposta e dati sintetici per affinare i modelli. Supporta anche flussi di lavoro di generazione aumentata da recupero (RAG), permettendo alle imprese di arricchire le risposte dei modelli con fonti di dati in tempo reale, come documentazione aggiornata.

Con un forte impegno nell’open-source, Red Hat sta contribuendo attivamente a stabilizzare, sicurizzare e rendere pronte per l’impresa le innovazioni della comunità. L’azienda sta aiutando i clienti a migrare gradualmente da ambienti legacy a infrastrutture cloud-native, da macchine virtuali a container, e da strumenti isolati a piattaforme integrate, garantendo una modernizzazione senza interruzioni.

Di Fantasy