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Nel cuore della Roma antica, tra le rovine del Foro e le colonne del Senato, si celano testimonianze indelebili delle gesta del primo imperatore, Cesare Ottaviano Augusto. Le Res Gestae Divi Augusti, un’iscrizione in pietra che narra le imprese e le riforme dell’imperatore, sono tra i documenti più significativi per comprendere la transizione dalla Repubblica all’Impero. Tuttavia, per decenni, gli studiosi si sono interrogati sulla data esatta della loro incisione: fu realizzata prima o dopo la morte di Augusto, avvenuta nel 14 d.C.?

La datazione di un testo antico non è mai un compito semplice. Nel caso delle Res Gestae, la questione assume particolare rilevanza, poiché la risposta potrebbe influenzare la nostra comprensione dell’evoluzione politica e istituzionale di Roma. Gli studiosi tradizionalmente si sono basati su confronti linguistici, stilistici e contestuali per determinare l’epoca di composizione di tali iscrizioni. Tuttavia, questi metodi, pur essendo fondamentali, presentano limiti intrinseci, soprattutto quando i testi sono frammentari o privi di contesto archeologico diretto.

In questo scenario, l’intelligenza artificiale emerge come un alleato potente. Aeneas, un modello sviluppato da Google DeepMind, rappresenta un passo innovativo nell’analisi delle iscrizioni latine antiche. Addestrato su vasti archivi epigrafici, Aeneas è in grado di analizzare testi latini, identificare analogie linguistiche e contestuali, e persino suggerire la datazione e la provenienza geografica di iscrizioni frammentarie.

Nel caso delle Res Gestae, Aeneas ha proposto una datazione intorno al 15 d.C., suggerendo che l’iscrizione fu realizzata poco dopo la morte di Augusto. Questo risultato è stato ottenuto confrontando il testo con altre iscrizioni contemporanee e identificando caratteristiche linguistiche e stilistiche comuni. In particolare, il modello ha rilevato analogie con una proclamazione del Senato romano datata al 19 d.C., che celebra un erede della dinastia augustea, rafforzando così l’ipotesi di una datazione post-mortem delle iscrizioni.

L’applicazione di Aeneas non si limita alla semplice datazione. Il modello offre una nuova prospettiva nell’interpretazione e contestualizzazione delle iscrizioni romane. La capacità di Aeneas di identificare connessioni tra testi frammentari e di suggerire relazioni tra diverse fonti epigrafiche apre nuove strade per gli studiosi. Inoltre, la digitalizzazione e l’analisi automatica delle iscrizioni permettono di gestire in modo più efficiente il vasto patrimonio epigrafico romano, facilitando la conservazione e la diffusione della conoscenza storica.

Di Fantasy