Al Red Hat Summit 2024 a Denver, Colorado, Red Hat, uno dei principali attori nel settore del software open source, ha presentato nuove iniziative per portare l’intelligenza artificiale generativa nelle aziende.
Una delle principali novità è Red Hat Enterprise Linux AI (RHEL AI), una piattaforma fondamentale per lo sviluppo e l’esecuzione di modelli linguistici open source. Allo stesso tempo, è stato introdotto InstructLab, un progetto comunitario che consente agli esperti del settore di contribuire al miglioramento dei modelli AI.
Secondo il CEO di Red Hat, Matt Hicks, RHEL AI si distingue dalla concorrenza per diversi motivi chiave. In primo luogo, Red Hat si concentra sull’approccio open source e ibrido, permettendo di addestrare e gestire i modelli AI su varie infrastrutture hardware. Inoltre, Red Hat ha dimostrato competenza nell’ottimizzare le prestazioni su differenti stack hardware, garantendo massima efficienza. Infine, l’approccio open source di Red Hat garantisce ai clienti la proprietà del proprio IP, mantenendo quindi la sicurezza dei dati.
Red Hat prevede che questa combinazione di open source, flessibilità ibrida, ottimizzazione hardware e rispetto della proprietà intellettuale dei clienti sarà un elemento chiave per il successo di RHEL AI nell’evolutivo mercato dell’intelligenza artificiale.
Durante un Q&A con giornalisti e analisti al summit di Denver, Ashesh Badani, Senior Vice President e Chief Product Officer di Red Hat, ha sottolineato l’espansione delle capacità di implementazione e esecuzione di modelli AI su larga scala, sia attraverso partnership con IBM Research che con l’utilizzo di modelli proprietari dei clienti.
RHEL AI combina modelli linguistici open source con gli strumenti di InstructLab per consentire la personalizzazione e il miglioramento dei modelli. Fornisce inoltre un’immagine ottimizzata del sistema operativo RHEL con supporto per l’accelerazione hardware e il supporto tecnico aziendale.
Chris Wright, Chief Technology Officer e Senior Vice President, Global Engineering presso Red Hat, ha dichiarato che l’obiettivo è fornire agli utenti la stessa affidabilità e fiducia che si aspettano da Red Hat, su una piattaforma unificata.
InstructLab, un altro progetto presentato, consente agli esperti del settore di migliorare i modelli linguistici contribuendo con le loro conoscenze, utilizzando un nuovo metodo sviluppato da IBM Research. Questo metodo, chiamato LAB (Large-scale Alignment for chatBots), genera dati di addestramento sintetici di alta qualità da un numero limitato di esempi umani.
In sostanza, InstructLab permette di migliorare e mettere a punto i modelli attraverso i contributi della comunità, rendendo l’intelligenza artificiale più intelligente in modo economicamente vantaggioso.
Red Hat mira a fornire flessibilità e scelta nella modalità di implementazione dell’intelligenza artificiale, rendendo potenti tecnologie accessibili a un’ampia comunità attraverso l’open source, come ha fatto per Linux e Kubernetes in passato. Se avrà successo, ciò potrebbe accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa nelle imprese, consentendo agli esperti del settore di migliorare i modelli con le loro conoscenze e di distribuirli in ambienti di produzione con fiducia e supporto.