Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha iniziato a influenzare profondamente il modo in cui consumiamo le notizie. Secondo un rapporto di SimilarWeb pubblicato il 2 luglio 2025, l’uso di ChatGPT per le ricerche di notizie negli Stati Uniti è aumentato del 212% da gennaio 2024 a maggio 2025. Questo cambiamento sta ridisegnando il panorama dell’informazione, con implicazioni significative per editori e consumatori.
L’adozione di ChatGPT come strumento principale per le ricerche di notizie ha portato a un aumento significativo del traffico verso i siti di notizie. Tuttavia, questo incremento non è sufficiente a compensare il calo del traffico organico derivante dalle ricerche tradizionali.
Secondo SimilarWeb, dal lancio della funzione “AI Overviews” di Google nel maggio 2024, la percentuale di ricerche di notizie che non portano a clic sui siti web è aumentata dal 56% al 69% nel maggio 2025. Questo fenomeno, noto come “zero-click searches”, ha ridotto significativamente il traffico organico verso i siti di notizie, scendendo da oltre 2,3 miliardi di visite a metà 2024 a meno di 1,7 miliardi nel maggio 2025.
L’analisi delle ricerche effettuate su ChatGPT ha evidenziato che le categorie di notizie più richieste dagli utenti statunitensi sono:
- Finanza e azioni (33%): Gli utenti cercano aggiornamenti su mercati azionari, investimenti e tendenze finanziarie.
- Notizie in tempo reale: Sport (17%) e meteo (15%) sono tra le informazioni più richieste, indicando un interesse per gli aggiornamenti immediati.
- Economia (13%) e politica (12%): Questi temi hanno visto un aumento significativo nelle ricerche, con un incremento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, probabilmente a causa degli sviluppi politici recenti.
Al contrario, categorie come intrattenimento e cultura non sono state incluse in questa analisi, ma potrebbero rappresentare una parte significativa delle ricerche se considerate separatamente.
Nonostante l’aumento delle referenze da ChatGPT verso i siti di notizie, passando da meno di 1 milione nel gennaio 2024 a oltre 25 milioni nel 2025, questo non è sufficiente a compensare la diminuzione del traffico derivante dalle ricerche tradizionali. Molti editori stanno affrontando sfide significative, con alcuni che registrano cali del traffico fino al 40%. In risposta, Google ha introdotto “Offerwall”, uno strumento che consente agli editori di esplorare strategie di monetizzazione alternative, come micropagamenti o abbonamenti a newsletter.
L’evoluzione della ricerca basata sull’IA suggerisce una transizione da un modello di ricerca reattivo a uno più proattivo e orientato ai temi. Gli utenti sembrano preferire risposte sintetiche e contestualizzate fornite direttamente da strumenti come ChatGPT, piuttosto che navigare attraverso numerosi link. Questa tendenza sta spingendo gli editori a riconsiderare le loro strategie digitali, adattandosi a un ambiente in cui la visibilità nei risultati di ricerca tradizionali non garantisce più il traffico precedente.