Oggi, Salesforce, il leader nel software CRM (Customer Relationship Management) guidato da Marc Benioff, ha annunciato un importante sviluppo per il suo cloud proprietario, il Salesforce Data Cloud. Questa piattaforma, che aggrega dati da varie fonti per creare profili clienti unificati in tempo reale, sta per offrire la possibilità di condividere e accedere ai dati in modo bidirezionale tramite la piattaforma Data Lakehouse di Databricks.

Questa mossa, che verrà implementata in una fase successiva, aprirà nuove opportunità per le aziende e i clienti comuni di Salesforce e Databricks. Consentirà loro di arricchire i loro dataset di dati e sfruttare nuovi casi d’uso, tra cui la creazione e l’implementazione di modelli avanzati per risolvere problemi critici per il loro business.

Adam Conway, vicepresidente senior dei prodotti presso Databricks, ha sottolineato l’importanza dell’accesso a dati affidabili e regolamentati e l’integrazione di questi dati con l’intelligenza artificiale per rimanere competitivi nel mercato. La collaborazione tra Salesforce e Databricks promette di sbloccare un valore significativo per i loro clienti condivisi.

Nonostante questa partnership, sembra che Databricks non sia l’unico ad avvantaggiarsi della collaborazione con Salesforce. Anche Snowflake, un concorrente diretto di Databricks, ha recentemente annunciato una partnership simile per collegare il suo cloud dati alla piattaforma dati di Salesforce.

Tradizionalmente, lo spostamento dei dati tra diverse piattaforme richiedeva processi complessi di estrazione, trasformazione e caricamento (ETL), che comportavano notevoli risorse in termini di ingegneria dei dati e strumenti ETL.

Grazie a questa nuova integrazione “zero-ETL” denominata BYOL (Bring Your Own Lake), Salesforce renderà possibile l’ospitalità dei dati unificati da entrambe le piattaforme in un unico luogo, mantenendo allo stesso tempo elevati standard di governance, sicurezza e affidabilità.

In sostanza, BYOL offre due funzionalità chiave: la condivisione dei dati e la federazione dei dati. La prima consente agli utenti di accedere ai dati del cloud Salesforce da piattaforme come Databricks o Snowflake, mentre la seconda consente l’accesso ai dati di queste due piattaforme all’interno del cloud Salesforce.

Questa condivisione bidirezionale dei dati offre vantaggi significativi per gli utenti comuni. I dati esterni da Snowflake o Databricks possono migliorare i profili dei clienti su Salesforce, migliorando le esperienze dei clienti attraverso l’applicazione Customer 360. Allo stesso tempo, i dati CRM di Salesforce su Databricks e Snowflake arricchiranno le basi dati di queste piattaforme, potenziando casi d’uso avanzati come l’IA/ML e le analisi dettagliate.

Per esempio, collegando i dati di Salesforce CRM, come le transazioni e il punteggio di credito, con l’analisi di mercato e le tendenze economiche su Databricks, gli utenti possono creare modelli personalizzati di cross-selling che suggeriscono prodotti o servizi aggiuntivi basati sui dati di coinvolgimento in tempo reale dei clienti.

In modo simile, combinando i dati di Salesforce, come le vendite e le visite al sito Web, con le tendenze di mercato su Snowflake, è possibile aiutare i rivenditori a identificare i cambiamenti nel comportamento dei clienti, facilitando una gestione dell’inventario e decisioni di marketing più intelligenti.

I data scientist e gli sviluppatori potranno sfruttare i loro strumenti preferiti e framework di ML per creare modelli che alimentino le previsioni attraverso la piattaforma Salesforce. Databricks semplifica l’unificazione dei dati e dell’IA, consentendo ai team AI/ML di creare, addestrare e governare i propri modelli AI su Databricks e poi portarli facilmente su Salesforce tramite l’esperienza Bring Your Own Model di Salesforce, annunciata il mese scorso.

Adam Conway ha sottolineato che i clienti avranno un controllo completo sull’accesso, la condivisione e le autorizzazioni tramite Unity Catalog, garantendo la sicurezza dei dati e dei modelli in tutti i passaggi attraverso Lakehouse e Salesforce.

Anche se le integrazioni BYOL sono state annunciate per Databricks e Snowflake, queste non sono ancora completamente disponibili. Snowflake offre attualmente solo la condivisione dei dati BYOL, mentre la Data Federation verrà implementata in seguito. Per quanto riguarda Databricks, le integrazioni sono ancora in fase di sviluppo, ma saranno disponibili per un’anteprima all’inizio del prossimo anno, semplificando notevolmente l’accesso e la condivisione dei dati tra le diverse piattaforme.

Di Fantasy