Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente condiviso la sua esperienza personale nell’uso di ChatGPT come strumento di supporto nella crescita del suo bambino di 4 mesi. In un episodio del podcast ufficiale di OpenAI, ha raccontato come, nelle prime settimane di paternità, si sia affidato frequentemente a ChatGPT per ottenere consigli su alimentazione, sonno e sviluppo del neonato. Ha ammesso che, sebbene molte persone abbiano cresciuto figli senza l’ausilio dell’IA, per lui è stato difficile immaginare come avrebbe fatto senza questo supporto tecnologico.
Altman ha anche riflettuto sul futuro dei suoi figli in un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale. Ha dichiarato che, sebbene i suoi figli potrebbero non essere più intelligenti dell’IA, saranno sicuramente più capaci grazie agli strumenti come ChatGPT, che permetteranno loro di realizzare cose che noi non possiamo nemmeno immaginare. Ha sottolineato che i bambini di oggi cresceranno in un ambiente dove l’IA sarà una presenza costante e naturale.
Tuttavia, Altman ha anche riconosciuto i potenziali rischi associati all’uso dell’IA, come lo sviluppo di relazioni parasociali problematiche, in cui le persone interagiscono con l’IA come se fosse una persona reale. Ha avvertito che la società dovrà trovare nuovi modi per affrontare questi problemi man mano che l’IA diventa sempre più integrata nella vita quotidiana.
Inoltre, Altman ha discusso della sua delusione riguardo al comportamento di Elon Musk, che ha cercato di ostacolare il contratto “Stargate” di OpenAI negli Emirati Arabi Uniti. Ha espresso sorpresa nel vedere Musk abusare del suo potere all’interno del governo per creare concorrenza sleale, affermando: “Mi dispiace dire che mi sbagliavo su questo punto.” Ha anche criticato Musk per il suo approccio competitivo, definendolo un “gioco a somma negativa”.