Recentemente, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha condiviso alcune riflessioni sull’ultimo modello di intelligenza artificiale dell’azienda, parlando a un pubblico dell’Università del Michigan. Durante il suo intervento, Altman ha rivelato che il modello “o1” di OpenAI era inizialmente destinato a essere chiamato “GPT-5”. Tuttavia, la decisione è stata cambiata per riflettere meglio la natura del modello, che si distingue dai precedenti modelli della serie GPT per i suoi obiettivi e funzionalità.
Altman ha spiegato che il modello o1 è ancora in una fase iniziale di sviluppo, simile alla fase in cui si trovava GPT-2 per il ragionamento. Questo nuovo modello presenta caratteristiche diverse, richiedendo più tempo per risolvere problemi complessi, ma rappresenta comunque un passo significativo verso il miglioramento delle capacità di ragionamento e comprensione dell’intelligenza artificiale. “È bravo in cose diverse. Ci vuole molto tempo per i problemi difficili, il che è fastidioso, ma lo miglioreremo”, ha aggiunto Altman.
Altman ha anche commentato la crescente ambiguità intorno al concetto di intelligenza artificiale generale (AGI). Ha osservato che il termine AGI è diventato sovraccarico e ormai quasi privo di significato, poiché è stato associato a una vasta gamma di aspettative e idee. Secondo Altman, molti avevano creduto che GPT-4 potesse essere l’AGI, ma non è così. Altman prevede che nel giro di pochi anni vedremo progressi straordinari nell’IA, con una curva di sviluppo esponenziale che renderà ogni anno più avanzato del precedente.
Inoltre, Altman ha accennato alla possibilità che OpenAI possa passare direttamente al lancio di GPT-5 in futuro, in quanto la società si sta già concentrando sulla transizione verso l’infrastruttura di nuova generazione per le prossime release. Il recente evento DevDay di OpenAI ha mostrato una serie di dimostrazioni tecniche che hanno creato entusiasmo per l’arrivo di GPT-5 nei prossimi mesi.
Oltre al modello o1, OpenAI ha recentemente lanciato Swarm, un framework open source per la creazione e l’implementazione di sistemi multi-agente. Swarm è progettato per rendere il coordinamento e l’esecuzione degli agenti più leggeri, facilmente controllabili e semplici da testare, aprendo nuove possibilità per applicazioni multi-agente nel campo dell’intelligenza artificiale.
Altman ha anche parlato dei finanziamenti recenti di OpenAI, che ha raccolto 6,6 miliardi di dollari, portando la sua valutazione a 157 miliardi di dollari. Questo sostegno economico permetterà all’azienda di accelerare la ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata e la superintelligenza artificiale (ASI). In questo contesto, NVIDIA ha consegnato i suoi nuovi chip Blackwell AI a OpenAI e Microsoft, garantendo miglioramenti significativi nelle prestazioni di addestramento e inferenza dei modelli.
In conclusione, l’azienda è determinata a continuare lo sviluppo di AGI in modo sicuro e a esplorare nuove frontiere per condividere i benefici dell’intelligenza artificiale con la società. Con i continui progressi nei modelli di IA e il supporto tecnologico di partner come NVIDIA, OpenAI sta cercando di realizzare il suo obiettivo di costruire un’IA che non solo comprenda il mondo, ma che lo faccia in modo responsabile e utile per l’umanità.