Durante le Olimpiadi di Parigi, è scoppiato uno scandalo quando una giocatrice è stata squalificata per aver utilizzato un drone per spiare l’allenamento della squadra avversaria.
Secondo The Verge, la squadra di calcio femminile canadese è stata colta in flagrante mentre faceva volare un drone per osservare gli allenamenti chiusi della Nuova Zelanda, che era il loro avversario nella partita di apertura.
In occasione delle Olimpiadi, Parigi ha imposto rigide restrizioni sui voli dei droni per garantire la sicurezza. Le autorità francesi hanno dichiarato di aver sequestrato in media sei droni al giorno utilizzando tecnologie di blocco dei segnali.
Il drone è stato scoperto mentre sorvolava il campo di allenamento della Nuova Zelanda a Saint-Etienne, una città situata a sei ore a sud di Parigi. Dopo essere stati avvisati, le autorità francesi hanno rintracciato e arrestato l’operatore del drone, che il Comitato Olimpico Canadese (COC) ha identificato come un “membro di supporto non autorizzato” della squadra di calcio.
Il COC e l’allenatore della squadra canadese, Bev Priestman, hanno prontamente chiesto scusa alla Nuova Zelanda e hanno annunciato misure disciplinari. Di conseguenza, l’allenatore Priestman è stato squalificato per la partita di venerdì sera. Inoltre, due persone, tra cui l’allenatore e un analista non ufficiale, sono state espulse dalla squadra.
Il COC ha dichiarato che il proprio staff tecnico “completerà la formazione etica richiesta” per evitare simili incidenti in futuro.
Attualmente, la squadra di calcio femminile canadese è la campionessa in carica, avendo vinto le Olimpiadi di Tokyo 2021, mentre la Nuova Zelanda è al 28° posto nel ranking.