Un recente studio condotto a Singapore ha presentato un innovativo metodo per rilevare l’uso di deepfake durante le videoconferenze su smartphone. Questo metodo, chiamato SFake, utilizza una funzione di vibrazione del telefono per offuscare il volto dell’utente, rendendo più difficile per i sistemi di deepfake come DeepFaceLive di imitare correttamente l’immagine.
SFake si distingue dai metodi tradizionali di rilevamento, che spesso si basano su scenari statici. La vibrazione del telefono crea sfocature inattese che i sistemi di deepfake non riescono a replicare in tempo reale, rivelando la presenza di un deepfake.
I ricercatori hanno sviluppato un proprio set di dati poiché non esistevano dati pubblici adeguati. Hanno registrato video con vari smartphone, testando SFake contro diversi algoritmi di deepfake. I risultati mostrano che SFake ha superato il 95% di accuratezza nel rilevare contenuti falsi, raggiungendo punteggi ancora più alti contro specifici metodi di deepfake.
Con la crescente preoccupazione per i deepfake, è probabile che sistemi come SFake diventino comuni nelle videoconferenze, soprattutto considerando che molti utenti sono già abituati a tecnologie di autenticazione facciale. Questo approccio, che utilizza le vibrazioni dello smartphone come strumento di rilevamento, rappresenta una novità promettente nel campo della sicurezza informatica.