Nel cuore industriale dell’Ohio, un vecchio stabilimento automobilistico sta per rinascere con un destino tutto nuovo: non più motori o batterie elettriche, ma cuore pulsante dei data center del futuro. È la storia di una trasformazione epocale che vede protagonista SoftBank, in partnership con Foxconn, in un’operazione che segna il lancio pratico del colossale progetto denominato “Stargate”.
Secondo quanto riportato da AITimes, SoftBank ha acquisito l’ex fabbrica di Foxconn a Lordstown (Ohio), una struttura industriale ampia e ben dotata dal punto di vista energetico, con l’intento di convertirla per la produzione di server per l’intelligenza artificiale. Questa stessa operazione emerge anche tramite reportage più recenti, come quelli della Korea Economic Daily, che confermano la provenienza dell’impianto e i suoi obiettivi futuri.
“Stargate” non è un titolo cinematografico, ma il nome – evocativo – del mastodontico piano infrastrutturale da 5.000 miliardi di dollari (circa 690–700 trilioni di won o circa 680–694 miliardi di euro) promosso da SoftBank insieme a OpenAI e Oracle, per costruire una rete di data center negli Stati Uniti. La conversione dello stabilimento di Lordstown in un centro produttivo di hardware per server rappresenta il primo passo concreto verso la realizzazione di questa ambiziosa infrastruttura.
Foxconn ha dismesso l’impianto destinato alla produzione di veicoli elettrici, cedendolo a SoftBank per circa 375 milioni di dollari. Il sito, con una superficie di quasi 588.000 m² – sei volte quella dei suoi stabilimenti texani – offre vantaggi in termini di approvvigionamento energetico e infrastrutturale, elementi cruciali per sostenere catene di produzione ad alta intensità tecnologica.
Il progetto Stargate è stato annunciato a gennaio scorso, con grande clamore politico ed economico. Tuttavia, tensioni legate ai dazi, difficoltà nell’allineamento tra partner e complessità nell’elaborazione del modello di business hanno ritardato la sua partenza.
La nuova fabbrica prende forma come risorsa essenziale per superare questi ostacoli: SoftBank intende replicare il modello concreto di produzione su vasta scala. Foxconn, pur cedendo l’immobile, resta alle redini operative della nuova struttura, almeno inizialmente.
Il settore dei server AI sta crescendo a ritmi vertiginosi. Foxconn ha reso noto che, nel secondo trimestre, i ricavi legati all’infrastruttura cloud e ai data center hanno superato quelli dei tradizionali dispositivi consumer come gli iPhone. Le previsioni parlano di un incremento dei ricavi da server AI nel terzo trimestre superiore al 170% su base annua.
L’acquisto della fabbrica di Lordstown segna un momento simbolico: Stargate smette di essere un’idea e diventa realtà concreta. Il terreno è pronto – infrastrutturato, ben alimentato, vasto – e attende solo il via libera per diventare il ponte che collegherà il presente dell’industria manifatturiera a un futuro modellato dall’intelligenza artificiale.
Per l’Italia e l’Europa, questa mossa segna un cambio di paradigma: il futuro dell’AI non sarà solo digitale, ma richiederà mega-fabbriche capaci di sostenere un’infrastruttura globale senza precedenti.