Una nuova tecnologia che utilizza gli ultrasuoni, ispirata ai delfini, è stata sviluppata per rilevare persone e oggetti in 3D. Questa tecnologia rappresenta una soluzione efficiente per dispositivi autonomi come auto a guida autonoma, robot e droni.
Secondo TechCrunch, la startup norvegese Sonair ha creato una tecnologia di visione artificiale basata sugli ultrasuoni, in grado di rilevare oggetti e persone in 3D con un consumo energetico e computazionale ridotto.
Gli ultrasuoni emettono onde sonore ad alta frequenza, non udibili dall’orecchio umano, e i segnali riflessi vengono elaborati per generare una visualizzazione sullo schermo. Questo approccio potrebbe offrire una soluzione più economica ed efficace rispetto alla tecnologia LiDAR, che è comunemente utilizzata nei veicoli autonomi ma presenta limiti legati al costo, alla portata e alle interferenze.
Sonair ha sviluppato un sensore ad ultrasuoni basato sul “beamforming”, una tecnica che concentra i segnali in una direzione specifica, simile a come funziona un radar. I dati raccolti vengono poi elaborati tramite algoritmi di intelligenza artificiale per riconoscere gli oggetti e generare informazioni spaziali. Questo sistema copre un angolo di visione di 180 gradi entro un raggio di 5 metri, utilizzando meno sensori rispetto al LiDAR.
Attualmente, Sonair sta focalizzando l’attenzione sul miglioramento della capacità dei sistemi autonomi di identificare gli oggetti circostanti. La tecnologia è inizialmente destinata ai robot mobili autonomi (AMR), ma grazie alle sue dimensioni compatte e alle eccellenti capacità di riconoscimento spaziale, potrebbe essere applicata a diversi settori, inclusi dispositivi mobili e indossabili.