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Nel cuore dell’innovazione sanitaria, Stanford Health Care ha introdotto un sistema che potrebbe segnare una svolta nelle pratiche cliniche quotidiane. Il progetto ChatEHR, sviluppato internamente, consente ai professionisti sanitari di interagire con le cartelle cliniche elettroniche (EHR) utilizzando il linguaggio naturale, senza compromettere la sicurezza dei dati sensibili.

Immaginate di poter porre domande come “Quali allergie ha questo paziente?” o “Quando è stata l’ultima visita cardiologica?” e ricevere risposte immediate e precise. ChatEHR permette tutto ciò, integrandosi direttamente nel sistema EHR esistente e utilizzando modelli linguistici avanzati per comprendere e rispondere alle richieste dei clinici.

Uno degli obiettivi principali di ChatEHR è ridurre il tempo dedicato dalle equipe mediche alla consultazione delle cartelle cliniche. Studi pilota hanno mostrato una riduzione del 40% del tempo impiegato dai medici di pronto soccorso nella revisione delle cartelle durante i passaggi critici di pazienti. Questo non solo migliora l’efficienza, ma contribuisce anche a ridurre il burnout professionale, un problema sempre più diffuso tra i professionisti sanitari.

ChatEHR è progettato per essere sicuro e conforme alle normative sulla protezione dei dati. Non fornisce consigli medici, ma offre informazioni precise e contestualizzate direttamente dalle cartelle cliniche. La sua integrazione nel flusso di lavoro quotidiano dei clinici garantisce un accesso rapido e intuitivo alle informazioni necessarie per una cura ottimale del paziente.

Il progetto non si ferma alla semplice consultazione delle cartelle cliniche. Gli sviluppatori di ChatEHR stanno lavorando per implementare automazioni che possano valutare la necessità di trasferimenti ospedalieri, determinare l’idoneità a cure palliative o suggerire follow-up post-operatori. Queste funzionalità mirano a supportare decisioni cliniche complesse, migliorando ulteriormente la qualità dell’assistenza.

Di Fantasy