Nel 2025, la Guardia di Finanza celebra il suo 251° anniversario con una visione innovativa per contrastare l’evasione fiscale: l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) per identificare i trasgressori. Andrea De Gennaro, Comandante Generale del Corpo, ha delineato questa strategia in un’intervista a La Repubblica, sottolineando l’importanza di adottare tecnologie avanzate per affrontare le sfide fiscali moderne.
Tradizionalmente, la Guardia di Finanza ha svolto un ruolo cruciale nel controllo delle finanze pubbliche, utilizzando metodi investigativi convenzionali per individuare e perseguire l’evasione fiscale. Tuttavia, con l’avanzare delle tecnologie digitali e l’aumento della complessità delle transazioni finanziarie, è emersa la necessità di strumenti più sofisticati. L’introduzione dell’IA rappresenta un passo significativo in questa direzione, consentendo un’analisi più approfondita e tempestiva dei dati fiscali.
L’IA offre la possibilità di analizzare vasti volumi di dati provenienti da diverse fonti, identificando schemi e anomalie che potrebbero sfuggire all’occhio umano. Secondo De Gennaro, l’adozione di algoritmi avanzati permette di incrociare informazioni provenienti da banche dati nazionali e internazionali, migliorando l’efficacia delle indagini fiscali. Questa capacità di elaborare e interpretare grandi quantità di dati in tempo reale rappresenta un vantaggio significativo nella lotta contro l’evasione fiscale.
Un aspetto fondamentale della strategia della Guardia di Finanza è la collaborazione con altre agenzie fiscali e istituzioni internazionali. La condivisione di dati e informazioni consente di ottenere una visione più completa delle attività finanziarie globali, facilitando l’individuazione di comportamenti evasivi che attraversano i confini nazionali. Questa cooperazione internazionale è essenziale per affrontare l’evasione fiscale in un contesto sempre più globalizzato.
Per implementare efficacemente l’uso dell’IA, è cruciale che il personale della Guardia di Finanza riceva una formazione adeguata. De Gennaro ha sottolineato l’importanza di investire nella formazione continua degli agenti, affinché possiedano le competenze necessarie per utilizzare gli strumenti tecnologici avanzati in modo efficace. Questo impegno nella formazione garantisce che l’adozione dell’IA sia accompagnata da una preparazione adeguata, massimizzando i benefici derivanti dall’uso di queste tecnologie.
Con l’introduzione dell’IA nelle operazioni fiscali, sorgono anche questioni relative alla trasparenza e all’etica. È fondamentale che l’uso di algoritmi sia guidato da principi di equità e giustizia, evitando discriminazioni o errori nei processi decisionali. De Gennaro ha evidenziato l’importanza di mantenere elevati standard etici nell’implementazione dell’IA, assicurando che le tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e trasparente.