Dopo il successo di ChatGPT come fenomeno su Internet, un’analoga iniziativa ha preso il via presso la sede di Tesla a Palo Alto nel dicembre 2022. Dhaval Shroff, un ingegnere del sistema di pilota automatico dell’azienda, ha presentato un’idea innovativa al CEO Elon Musk. Shroff ha suggerito di sviluppare un sistema simile a ChatGPT ma adattato per le automobili.

Invece di affidarsi a regole predefinite per determinare il percorso ottimale dell’auto, l’obiettivo era utilizzare una rete neurale in grado di apprendere da un vasto insieme di dati di addestramento. Shroff, membro esperto del team Tesla con un decennio di esperienza, ha spiegato che questi dati consistevano in milioni di esempi di comportamento di guida umana.

Otto mesi più tardi, Musk ha notato un netto miglioramento delle prestazioni del sistema Full Self-Driving (FSD) di un veicolo rispetto alle centinaia che aveva guidato in precedenza. La fluidità e l’affidabilità sono state attribuite alla nuova versione, FSD 12, che ha introdotto il nuovo concetto.

Musk ha riconosciuto il potenziale innovativo non solo nel campo dei veicoli autonomi, ma anche come passo avanti verso l’intelligenza artificiale generale, capace di operare in contesti reali.

Il nuovo sistema proposto da Shroff ha abbandonato l’approccio tradizionale basato su centinaia di migliaia di righe di codice, per adottare l’elaborazione di miliardi di fotogrammi video che descrivono il comportamento umano alla guida. Questo approccio richiama il metodo di autoformazione utilizzato dai nuovi chatbot LLM, che apprendono elaborando miliardi di parole dal testo umano.

Tesla non è l’unica azienda ad adottare un approccio end-to-end, poiché anche Comma.ai con OpenPilot e Wayve.ai hanno sperimentato in questo campo. Queste iniziative dimostrano l’importanza dell’innovazione nel settore dell’automazione della guida.

Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare. Il comportamento degli autisti umani, spesso non conforme alle regole del traffico, pone interrogativi sull’accettabilità di imitare tali azioni per i veicoli autonomi. Inoltre, nonostante gli sforzi e gli investimenti significativi, la tecnologia senza conducente rimane in una fase pilota, con aziende come Wayve e altre che puntano a migliorare le reti neurali per superare le limitazioni attuali.

Nonostante le sfide, il settore della guida autonoma continua a suscitare interesse e investimenti considerevoli, con il potenziale di rivoluzionare il modo in cui concepiamo il trasporto.

Di Fantasy